Cgil, Cisl e Uil contro la chiusura della sede Inail di Termini Imerese (Palermo), che dovrebbe interrompere la sua attività a fine anno. I sindacati, che portano avanti già dal 2012 la battaglia per il mantenimento della sede, tornano alla carica dopo i nuovi annunci sulla chiusura del centro.
“Il territorio di Termini Imerese è già abbastanza martoriato” denunciano Silvana Bova della segreteria Cgil Palermo, Filippo Sperandeo della Cisl e Vincenzo Comella della Uil, secondo i quali “non si può togliere un servizio così importante per la comunità, utilizzato non solo dai cittadini di Termini ma anche dagli abitanti dei paesi delle Madonie. Sarebbe un disservizio intollerabile”.
I sindacati chiedono che tutti i servizi restino, dagli uffici agli ambulatori, e che anzi il centro venga implementato con un poliambulatorio. Inoltre Cgil, Cisl ed Uil hanno sollecitato un incontro “urgente” con il sindaco della cittadina del palermitano e con il direttore dell’Inail Sicilia. “Se non otterremo a breve un incontro, saremo costretti a rispondere on iniziative di lotta – concludono Bova, Sperandeo e Comella -. Termini ha circa 48 beni confiscati alla mafia: spingiamo affinché uno degli appartamenti sequestrati, destinati a utilità sociali, venga messo a disposizione per la sede dell’Inail”.
Heart
Haha
Love
Wow
Yay
Sad
Poop
Angry