Il vademecum di Avviso Pubblico: la guida per chi vuole giocare online

Avviso pubblico ha redatto un utile vademecum su come giocare in maniera responsabile online. Questa sorta di guida torna utile ai giocatori soprattutto ora. A causa della pandemia, infatti, e del conseguente lockdown, il gioco online ha registrato un aumento di clientela. Questa sorta di migrazione è stata possibile anche “grazie” al blocco che ha riguardato, appunto, il gioco fisico.

Cosa approfondisce dunque il vademecum?

Il vademecum anzitutto presenta una serie di dettagliate informazioni per chi gioca online. Allo stesso tempo ha al suo interno una serie di strumenti utili e forse necessari per conoscere tutto quel che gravita attorno al gioco responsabile. Non solo: nella guida vengono anche presentate delle domande, lecite, sul futuro del gioco in Italia. A cominciare dalle abitudini che necessariamente cambieranno e su altri interrogativi che la pandemia impone di porsi. Ne va del futuro del gioco, di conseguenza, poiché questi cambiamenti riguarderanno tutti i campi della precedente “normalità”.

Il gioco infatti ha pagato da subito le conseguenze nel suo settore fisico: prima le chiusure di ogni luogo di assembramento, tra cui anche sale giochi e sale slot, poi le disposizioni dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli hanno per il momento messo in secondo piano i concorsi a lotteria, lasciando a disposizione dei giocatori i soli Gratta&Vinci. La virata sul settore online, per i giocatori, è stata praticamente necessaria. E grazie a questa il settore online chiuderà il 2020 da protagonista assoluto del settore.

Muoversi nel settore online significa anzitutto munirsi di una serie di precauzioni: per cui Avviso Pubblico consiglia, giustamente, di verificare la presenza del logo dell’ADM che oggi è caratteristica di tutte le piattaforme di casinò online in Italia. Contestualmente, la verifica del numero di licenza concesso dalla stessa Agenzia e infine una puntuale verifica della black-list che l’ADM aggiorna anno dopo anno.

Ottenute queste garanzie, ve ne sono altre: il controllo da parte dell’operatore di gioco, quando si effettua la registrazione utente, di documenti di identità e codici fiscali, anche per rendersi conto se effettivamente sono in vigore restrizioni sui minori di 18 anni. Gli ultimi due “strumenti” sono l’autoesclusione e il limite di spesa sul gioco, due opzioni che tutti i portali devono fornire per prevenzione contro l’insorgere di comportamenti anomali.

Si tratta di sfruttare un’opportunità, soprattutto dove il gioco deve fare i conti con normative regionali che vanno a stringere il cappio attorno alla filiera legale. Proprio nelle ultime ore, in una regione come la Sicilia, si è discusso di una legge contro il GAP per limitare il gioco d’azzardo sull’isola. Con comportamenti virtuosi, come suggerito dal vademecum di cui sopra, si potrebbero aprire altre possibilità.

Il gioco in Sicilia è un fenomeno come in tanti altri contesti italiani. Ma qui, secondo i dati dell’annuale report dell’ADM, contenuti nel “Libro Blu”, i numeri sono molto diversi. Difatti la Sicilia sulla spesa da gioco accarezza il miliardo, con 986 milioni. E si è saputa affermare come regione virtuosa dato che quattro città, con rispettive province (Caltanissetta, Trapani, Enna ed Agrigento) presentano alcune delle spese più basse in Italia.

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