Il sindaco Cammarata si dimette: Lascio per amore di Palermo e scoppia la polemica con Lombardo

Il sindaco di Palermo, Diego Cammarata (Pdl), ha annunciato le sue dimissioni nel corso di una conferenza stampa. Cammarata era stato rieletto sindaco nel 2007; il suo mandato sarebbe scaduto la primavera prossima. Da tempo circolavano indiscrezioni circa la decisione di dimettersi in anticipo rispetto alla scadenza naturale del mandato.

Lascio per amore di Palermo – Non solo ho amato e amo Palermo ma posso affermare che in questi 10 anni – ha detto Cammarata – mi sono dedicato con spirito di servizio e abnegazione all’amministrazione della città. L’ho fatto privilegiando l’interesse generale e non quello particolare, peggio quello personale. Cammarata ha spiegato che aveva deciso di dimettersi già il 2 gennaio, ma prima di andar via ha aspettato la relazione del ragioniere generale sul patto di stabilità. Era andato in ferie – ha affermato – e ho atteso il suo ritorno. Volevo rassicurazioni che anche quest’anno sarà rispettato il patto di stabilità.

I problemi li ho risolti grazie all’aiuto dei miei amici del Pdl – Il sindaco dimissionario di Palermo, Diego Cammarata, nel corso della conferenza stampa con cui ha annunciato di lasciare la guida dell’amministrazione comunale, rivolge particolari ringraziamenti ai colleghi del Pdl che, come ha spiegato Cammarata, non lo hanno mai lasciato solo. Ricordo Gaspare Giudice, decisivo nella vicenda delle risorse per la stabilizzazione – ha detto Cammarata -. Gianfranco Miccichè, che durante il mio primo mandato è stato decisivo in molte circostanze e mi è stato affianco per raggiungere questi obiettivi. Il presidente del Senato Renato Schifani, e Angelino Alfano, che mi sono stati sempre vicini, decisivi nei momenti più difficili e anche nelle imprese più disperate. Naturalmente non possono non menzionare Gianni Letta, che ho martirizzato con chiamate insistenti, richieste d’incontro e ha avuto un ruolo chiave nella soluzione dei problemi. E poi – ha concluso Cammarata -, soprattutto e soprattutti il presidente Berlusconi per il quale non esistono parole sufficienti ad esprimere la mia gratitudine e la mia riconoscenza.

Non ho nessuna poltrona pronta a Mediaset – Mi dimetto perché non intendo dare alibi a nessuno in vista delle elezioni di primavera e rimanere abbarbicato alla poltrona per l’indennità. Sicuramente, non me ne vado perché mi sono stancato di fare il sindaco, questa è una sciocchezza. Ma è atto di amore e responsabilità per questa città, ha rivelato Cammarata spiegando le ragioni delle sue dimissioni. Chiudo 10 anni di amministrazione – ha aggiunto – e posso andare a testa alta e reggere lo sguardo di alleati e avversari, senza la necessità di dovere abbassare gli occhi.- Non ho nessuna poltrona pronta, torno a fare l’avvocato e mi occuperò della mia famiglia, ha continuato Cammarata smentendo un suo ingresso in Mediaset, ventilato nei giorni scorsi: Ipotesi di fantasia. E su eventuali nuove avventure politiche ha aggiunto: Vedremo, anche se non credo che la politica sia a tempo indeterminato.

Lombardo non ha avuto nessuna attenzione per Palermo – Il presidente della Regione Lombardo in questi anni non ha avuto nessuna attenzione per Palermo, figuratevi che atteggiamento potrebbe tenere nei prossimi mesi. Non intendo dare alibi a nessuno, ha detto Diego Cammarata. Credo che una gestione commissariale – ha aggiunto – costringerà la Regione ad assumersi piena responsabilità nei confronti di Palermo. Lombardo non lo ha fatto nel passato e con me sindaco non lo farebbe di certo nei prossimi mesi di campagna elettorale.

La replica di Lombardo: Cammarata è il peggiore sindaco della storia della città – Diego Cammarata è il peggiore sindaco della storia di Palermo. Ha distrutto una città meravigliosa e oggi fugge tentando di scaricare su altri le evidenti responsabilità della sua pessima amministrazione. Così il presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo, ribattendo alle dichiarazioni rilasciate dal sindaco dimissionario. Ci vorranno anni e anni di lavoro faticoso per risanare Palermo.- aggiunge Lombardo – La Regione, che ha titolarità per nominare in tempo brevissimo un commissario, farà, come sempre ha fatto, la sua parte e tutti gli sforzi saranno orientati al rilancio di questa meravigliosa città. Per Lombardo: Se ci fosse ancora qualche dubbio su come i palermitani giudicano il suo operato, basta dare una rapida scorsa alla classifica di governance del Sole24ore che relega l’ormai ex primo cittadino del capoluogo siciliano all’ultima posizione di gradimento.

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