Il giorno dopo l’anniversario del 23 maggio

Ingroia, politica spesso non all’altezza sua eredita’: ‘Non sempre del lascito di Falcone e Borsellino viene fatto tesoro, soprattutto da parte di chi viene dalla politica’, dice Ingroia. La politica ‘non sempre e’ all’altezza di questo testamento’ cio’ porta ‘amarezza’ dice il procuratore aggiunto di Palermo alla manifestazione davanti all’albero Falcone nel 18/esimo anniversario di Capaci. ‘Ma quando noi vediamo che siete cosi’ tanti ci sentiamo piu’ convinti che l’Italia puo’ cambiare nonostante i cattivi modelli che vengono dall’alto’

Grasso, difenderemo indipendenza magistratura: ‘Difenderemo il valore dell’indipendenza e dell’autonomia della magistratura dal potere esecutivo’.Cosi’ il procuratore antimafia Grasso.A Palermo, nell’aula bunker dell’Ucciardone che ospita il convegno per il 18/o anniversario della strage di Capaci, Grasso e’ stato applaudito dai giovani. ‘L’indipendenza della magistratura non e’ un privilegio di casta -ha detto-. Crediamo ancora che in Italia si possano processare anche colletti bianchi e corruttori di chi ricopre pubbliche funzioni’. Grasso ha poi sottolineato che ‘noi magistrati andremo avanti a tutta forza con rigore, sebbene con mezzi e risorse limitati, a cercare la verita’ sulle stragi di Capaci e via d’Amelio e sulle bombe di Roma, Firenze e Milano’. Ha ribadito che ‘non solo la mafia aveva interesse a eliminare Giovanni Falcone. Lui non voleva combattere la mafia e l’illegalita’ a meta’, le voleva eliminare dalle fondamenta. Voleva tagliare le relazioni tra la mafia e gli altri poteri. E su questo le indagini sono ancora attuali. Falcone era il nemico numero uno della mafia, ma era inviso anche a tanti centri di interesse. Era un personaggio scomodo per il suo impegno per il recupero della legalita’ che urtava gli interessi di troppa gente. Falcone e Borsellino – ha aggiunto – sono i miti, i punti di riferimento che mi aiutano nei momenti di sconforto. Falcone non si sarebbe accontentato di ridimensionare la mafia, ma voleva aggredire la specificita’ che rende la mafia un soggetto che partecipa al potere anche con le sue relazioni esterne’.

Grasso: non solo la mafia voleva eliminare Falcone: ‘Non solo la mafia aveva interesse a eliminare Giovanni Falcone’. Cosi’ il procuratore antimafia, Piero Grasso, ricordando il collega. ‘Falcone – ha detto il procuratore nel 18/o anniversario della strage di Capaci – non voleva combattere la mafia e l’illegalita’ a meta’, le voleva eliminare dalle fondamenta’. Grasso ha quindi spiegato la nuova mafia: ‘Ha fatto un salto di qualita’, ha capito che le stragi non pagano e cerca di rendersi invisibile, diventando sempre piu’ potente’.

Napolitano, massimo sostegno a indagini su stragi: ‘Diamo il massimo sostegno alle indagini che cercano di chiarire gli aspetti ancora oscuri delle stragi’ di mafia. Lo afferma Napolitano.In una lettera a Maria Falcone, sorella del giudice assassinato 18 anni fa dalla mafia, e letta al convegno a Palermo nell’anniversario della strage, il Capo dello Stato aggiunge che ‘e’ necessario sgomberare il campo da ogni equivoco su quegli eventi’. ‘L’eroico impegno di Falcone resta indelebile’ ed ‘e’ prezioso stimolo per la crescita delle coscienze’.

Schifani, suo esempio deve essere seguito da tutti: ‘L’esempio di rettitudine di Giovanni Falcone resti punto di riferimento per noi tutti’:sono le parole del presidente del Senato Schifani.In un messaggio alle sorelle del magistrato ucciso dalla mafia nel 1992 scrive: ‘il suo sacrificio ha arricchito le nostre coscienze e contribuito alla diffusione della cultura della legalità e della lotta al fenomeno mafioso,soprattutto tra i giovani’. La mafia, aggiunge, ‘non è solo un problema della Sicilia ma di tutti coloro che vogliono un cambiamento’.

2.500 ragazzi in due navi a Palermo: La nave della legalita’ ribattezzata ‘Giovanni Falcone’, con a bordo 1.500 studenti di tutta Italia, e’ salpata da Civitavecchia verso Palermo.Altri 1.000 giovanissimi salperanno da Napoli su un’altra nave, la ‘Paolo Borsellino’: anche loro in missione di legalita’ saranno domattina a Palermo per ricordare il giudice Falcone, la moglie e i 3 agenti della scorta che 18 anni fa morirono nell’attentato di Capaci e per urlare:’no alla criminalita’ organizzata, si’ alla legalita”.Lo sbarco a Palermo, ha sottolineato Piero Grasso, procuratore nazionale antimafia, sul molo di Civitavecchia prima di lasciare il porto, ‘non sara’ uno sbarco di conquista’ ma di solidarieta’: ‘Incontreremo ragazzi come voi a Palermo ai quali dobbiamo dare solidarieta’ e ai quali dobbiamo stare vicini perche’ vivono una realta’ diversa’. I 2.500 studenti delle 250 scuole, selezionate da un concorso nazionale indetto dal ministero dell’Istruzione e dalla Fondazione Falcone, parteciperanno alla cerimonia di commemorazione nell’Aula Bunker del carcere palermitano dell’Ucciardone, dove nel 1986 si celebro’ il 1/o maxi processo alle cosche istruito proprio da Falcone.

Lari, indagine su ruolo servizi: ”Le indagini prefigurano un filo conduttore dall’Addaura a via D’Amelio”. L’ha detto il procuratore capo di Caltanissetta, Lari. In un’intervista al Gr1, il procuratore – rispondendo alla domanda se l’inchiesta riguarda il ruolo dei servizi segreti – ha aggiunto che ”sarebbe ipocrita negarlo”.Lari ha confermato l’importanza del pentito Spatuzza e ha aggiunto ”le difficolta’ sono enormi,ma i fatti dimostrano quale sia il nostro impegno, si sono avute svolte direi notevolissime”.

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