Abbiamo ricevuto la lettera di una nostra lettrice indirizzata al dott Pravatà circa il suo intervento sui nostri canali riguardo i valori delle analisi delle acque del serbatoio Brucato.
Di seguito la lettera della nostra lettrice:
Una precisazione da fare in merito alla intervista mandata in onda da teletermini del dott. Pravata’: Il limite di arsenico nell’acqua potabile di 10 gu vige fin dal 2001 in Italia cioè dal momento del recepimento della prima direttiva CE del 1998/89 . In seguito è stata emanata un ultima direttiva 2020/2184 in materia di acqua potabile e nn solo, recepita in Italia nel 2023 ma nulla ha cambiato rispetto al predetto limite di arsenico che è rimasto sempre fissato a 10 gu.
Quindi, questo limite di 10 gu vige da più di 20 anni contrariamente a quanto affermato dal dott Pravata’ che ha riferito di un limite vigente dal febbraio del 2023 !
Quante volte sarà stato superato in questi lunghi anni questo limite? A sentire parlare il dott Pravata’ nn sembra scandalizzarsi di questo, anzi lo sminuisce ad un problema burocratico da parte della UE. Quindi, abbiamo di certo bevuto e utilizzato acqua contaminata in questi anni con presenza di valori oltre quelli consentiti. E sarebbe importante sapere di quanto in questi lunghi anni!
Anche se non sarà morto nessuno come dice il dott. Pravata’, chi può rassicurare sul fatto che tale accumulo negli anni nn produca mali più o meno importanti anche se pure in concomitanza con altri elementi? E poi mi chiedo perché nn si deve chiedere di rispettare le leggi e le regole che salvaguardano la nostra salute? Detto da un medico e’ davvero sconfortante!!!
Di seguito la risposta del Dott. Pravatà:
Riferimento a precisazione / contestazione della Sig.ra, pur contrario a polemiche telematiche, ribadisco che il limite in Italia sino al Gennaio 2023 era di 50 pg/l, che l’Europa abbia limitato in precedenza ha un valore molto relativo; appare “sconfortante” non che un medico dice quello che ha detto, ma che persone facilmente influenzabili si facciano condizionare pedissequamente in modo acritico da Diktat dei burocrati nel caso europei.
Ricordo soltanto che la problematica è nata per l’elevato uso di arsenico anche in agricoltura o negli scarichi industriali, che riguardano poco l’Italia e quasi nulla la Sicilia.
Invece di proibire e controllare, l’UE è andata sul risultato finale, l’inquinamento delle acque, con limiti per me criticabili.
Ribadisco che con i limiti entro i 50 pg/l sino a Gennaio 2023 non si sono verificate situazioni manifeste di patologia rilevante.
Il Diktat dell’UE, probabilmente basata su quanto prima detto, dà da pensare per altre… problematiche; comunque è Legge, non certo per farsi la doccia con l’acqua minerale né per lavare la biancheria…!!!
Ricordo a tutti che la medicina ha una sua indipendenza di pensiero che non può essere triturata dalla burocrazia e da secondi fini e terze intenzioni che non specifico, ma deve sempre avere una oggettività supportata da esperienza e basi culturali, cioè: politica – ideologia – interessi industriali (depuratori ecc.), non debbono mai incidere, Covid Docet;
Affettuosamente, che se non La conosco
Aurelio Pravatà







