Caro Sindaco di Termini Imerese avv. Francesco Giunta,
dopo aver letto l’articolo sul Giornale di Sicilia che affronta la questione della chiusura delle fabbriche nel nostro territorio, sono molto dispiaciuto e Le rivolgo le seguenti domande:
quando si è fatto l’accordo e sono stati stanziati i soldi regionali, quali precauzioni sono state prese per avere garanzie sulla serietà e professionalità delle aziende coinvolte? E’ stata prevista una penale in caso di una chiusura delle stesse? Non era più lodevole dare i soldi, (60-70 mila € cadauno) alla gente che ha perduto il lavoro per permettere loro di investire nel campo dell’agricoltura o del turismo, dando loro più dignità ed evitando un’ulteriore delusione per il mancato miracolo economico tanto atteso?
Adesso il miraggio è finito ed io come imprenditore, seppure amareggiato, continuerò a fare il possibile, nel mio piccolo, per poterli aiutare.
Sono un Imprenditore dal 1973, anno in cui ho fondato il mio primo istituto di vigilanza. Nel tempo, procedendo sempre con i piedi di piombo, ho contribuito a dare posti di lavoro, adeguandomi ai tempi che cambiano, portando avanti l’attività di vigilanza e di trasporto valori, inventandomi sistemi di allarme, investendo in innovazione tecnologica e nella formazione continua delle mie Guardie che considero i miei principali collaboratori e che ringrazio.
Da 46 anni con onestà, professionalità e serietà,ho fatto crescere la mia Azienda espandendo i suoi confini territoriali di attività, senza aiuti né regionali né statali. Vorrei sapere quanti imprenditori si impegnano a cercare lavoro fuori il proprio territorio “naturale”, mandando i propri collaboratori siciliani provenienti da Palermo o Catania nella Capitale, per amore di dare un posto di lavoro e un futuro ai propri conterranei! E ancora adesso sono qui, senza piangermi addosso, continuando ad investire e a creare occupazione, aggiudicandomi commesse statali e private di alto livello.
Per scelta imprenditoriale, evito di partecipare alle gare più piccole che lascio ai mercanti e ad altri istituti che hanno abbassato le tariffe a tal punto da vendere i servizi sotto soglia, penalizzando la qualità del servizio reso e i diritti dei lavoratori coinvolti.
Questo è quello che avviene anche nel Suo Comune, caro Sindaco. Ho chiesto un incontro al Presidente della Regione Sicilia, On. Nello Musumeci, di cui attendo riscontro già da parecchio tempo, per discutere della zona industriale di Termini Imerese che è in condizioni indescrivibili! Il Presidente conosce il sottoscritto e la zona, giacché io stesso ho avuto l’onore di riceverlo presso la mia Azienda mesi addietro. Capisco che amministrare la Sicilia non sia cosa facile per nessuno, ma nonostante ciò, io ho avuto fiducia nell’attuale Presidente della Regione ed adesso attendo risposte anche da parte sua.
“Quelli della zona industriale” vanno avanti per la loro forza di volontà e per la dignità che li contraddistingue.
Mi trovo costretto a scrivere queste righe perché sono un Imprenditore che cerca il lavoro da solo, con tanta forza di volontà, un po’ di intelligenza e tanto estro, e alla fine del mese devo fare quadrare i conti per dare allo Stato in tasse buona parte del mio fatturato e ogni mese mi ritrovo costretto a rivolgermi alle banche pagando loro interessi. Tutto ciò esclusivamente per garantire il pagamento regolare dei miei collaboratori. Nessun politico regionale o nazionale si accorge del periodo di crisi e nessuno fa niente per aiutare gli imprenditori che valgono e che con sacrificio portano avanti le loro aziende.
Sono fiducioso e mi auguro che troverà del tempo per prendere in considerazione le riflessioni di un imprenditore che ha la responsabilità di numerosi padri di famiglia sulle spalle, non solo in Sicilia ma anche a Roma.
(nella foto: seduto il Comm.Dott.Giuseppe Campagna, Titolare e Presidente del CdA, con il figlio Dott.Antonio Campagna, Vicepresidente e Consigliere Delegato del CdA, della Mondialpol Security S.p.A)