Questo documento, che intendiamo condividere per far sentire la voce di un segmento della pubblica istruzione importante e troppo spesso ignorato, è stato elaborato dal Collegio dei docenti del CPIA Palermo 2.
Il giorno 1 settembre 2016 è stata resa operativa la nuova realtà dei CPIA decretata con il Regolamento emanato con il DPR 263/12, che sanciva i CPIA come autonomie scolastiche.
Finalmente l’istruzione degli adulti assumeva una sua identità specifica ma, soprattutto, raggiungeva una sua autonomia amministrativa: un Dirigente scolastico, un D.S.G.A., una sede.
Riforma desiderata da molti, accolta con diffidenza da altri. D’altra parte, il “nuovo” crea sempre delle “perplessità” in quanto, almeno all’inizio, si presentano delle difficoltà, delle incongruenze, degli ostacoli che, se si è uniti e si lavora all’unisono per raggiungere un obiettivo prefissato, possono essere superati o, quanto meno, affrontati con uno spirito di condivisione. Ma per essere uniti bisogna che tutti credano in quello che si vuole realizzare, in particolar modo, chi è preposto a “guidare dall’alto” deve operare per avviare realmente la Riforma dei CPIA e rendere possibile l’erogazione del servizio di istruzione a favore degli adulti .
Questa premessa è fondamentale perché, ad oggi, a distanza di quasi sei mesi, il CPIA Palermo 2 , di cui noi docenti ci onoriamo di appartenere, appare come un enorme gigante che cerca ancora quella identità che gli è stata fortemente promessa e che, nel suo momento aurorale, non può non identificarsi in una struttura “indipendente” che accolga “fisicamente” il personale e l’utenza del CPIA Palermo 2.
Sebbene tra mille difficoltà, con entusiasmo abbiamo iniziato insieme un “nuovo cammino” guidati dalla nostra Dirigente Scolastica, Dott.ssa Patrizia Graziano, la quale, sin dall’inizio del suo incarico, si è “calata” nella realtà dell’istruzione degli adulti, convinta della valenza educativa, sociale e didattica dei percorsi (anche se la nostra idea di una “scuola per adulti” è quella che essa sia aperta a tutti, compresi coloro che hanno ha già un titolo di studio, più o meno “invecchiato”, e coloro che intendono sviluppare competenze di cittadinanza che esulano dalla certificazione) ma, soprattutto, dell’importanza che essi assumono a livello territoriale.
Oggi ci stiamo rendendo conto che le belle parole e le “seducenti” promesse iniziali sono rimaste tali. Anche se noi docenti prestiamo il nostro servizio presso le sedi degli ex CTP (ma quanta fatica e amarezze per rimanerci!), è pur vero che ad oggi noi non abbiamo una nostra vera “identità” che, certamente, viene data dalla presenza “reale” di una sede amministrativa dove la nostra Dirigente, il suo staff, il DSGA possano operare.
Dov’è la struttura “promessa” dal Comune di Termini Imerese all’atto dell’identificazione della nuova sede del CPIA Palermo 2?
Si deve considerare veramente inammissibile e mortificante per la Dirigente scolastica continuare ad “elemosinare” ciò che sarebbe dovuto esser l’elemento portante di questa nuova realtà scolastica: UNA SEDE. Noi operatori dei CPIA Palermo 2 fino ad oggi siamo stati “invisibili”, ma ora reclamiamo la nostra visibilità. Non possiamo non essere ascoltati e siamo stanchi di dover sentire, da più parti, che noi docenti e personale ATA del “serale” non abbiamo fatto abbastanza per avere quello che ci tocca in linea di diritto per svolgere il nostro dovere che si traduce in Pubblico Servizio che dal 01 settembre ad oggi è stato spesso interrotto e intralciato. Di certo, coloro che affermano ciò non hanno capito la valenza dell’istruzione degli adulti. Anche il CPIA Palermo 2 vuole essere considerato al pari delle altre scuole “curriculari – diurne” perché sia la Dirigente che il corpo docente e ATA sono costituiti da professionisti che svolgono con competenza il proprio lavoro.
Forse è questa la “Buona scuola”di cui si è parlato tanto? O il CPIA non fa parte di questa “Buona scuola”? Enti locali, Regione, Uffici Competenti hanno forse interpretato il silenzio di noi docenti come rassegnazione? La nostra Dirigente, l’unica visibile dietro continue ed estenuanti richieste e promesse disattese, non è mai stata sola ma è sempre stata supportata da tutti i suoi docenti e dal personale. Oggi, anche noi stanchi di questo mancato e tangibile riconoscimento, qual è una sede amministrativa che ci permetta di lavorare “autonomamente” come prevede il DPR 263/12, vogliamo far sentire alle autorità competenti il nostro sdegno per una situazione che ormai si protrae nel tempo e che ci mortifica come cittadini ma, in particolar modo, come educatori.
Dalla celerità e dall’interesse di come sarà affrontato il problema, si potrà verificare la serietà degli organi competenti di volere effettivamente consentire di fare Istruzione degli adulti.
Il Collegio dei docenti del CPIA Palermo2
Il 26 febbraio 2015 con Decreto Assessoriale n. 1041 in Sicilia nascono 10 CPIA (Centro provinciale Istruzione Adulti) ; il CPIA Palermo2 ha sede a Termini Imerese.
Non avendo avuto consegnato un luogo fisico per la scuola svolgiamo attività amministrativa in uno “sgabuzzino” del Comune di Termini Imerese in Piazza Duomo che funge da: Presidenza, Segreteria, Archivio, Aula Magna e quant’altro.
Settimanalmente, dietro continue richieste scritte, devo elemosinare luoghi dove svolgere: Collegio dei Docenti, riunioni con il personale ATA, riunioni di lavoro, Commissione per il Patto Formativo, incontri con i Dirigenti Scolastici delle Scuole Superiori in rete con il CPIA.
TUTTO QUESTO DALL’1 SETTEMBRE 2015
Inizialmente doveva essere una situazione transitoria che dopo 6 mesi si è trasformata in una situazione DEFINITIVA (in Italia nulla è più definitivo del provvisorio!).
All’orizzonte non ci sono annunci risolutivi.
Termini Imerese 24/02/2016
Il Dirigente Scolastico (di una scuola che non c’è)
Prof.ssa Patrizia Graziano
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