Il 2 aprile staffetta da Palermo a Catania per l’ispettore di Polizia Raciti

Si terrà il 2 aprile una maratona non competitiva a staffetta per ricordare l’ispettore di Polizia Filippo Raciti, morto nel 2007, a seguito di un partita di calcio tra Catania e Palermo. L’iniziativa Uniti contro la violenza, è giunta alla IVa edizione e partirà da Palermo alle ore 8,00 e arriverà a Catania il 3 aprile alle ore 13,30. Organizzata dal gruppo podistico Berradi del Corpo Forestale e dalla Polizia di Stato in collaborazione con la Provincia di Catania e Palermo, i Comuni di Catania e Palermo, le Questure di Catania e Palermo, la staffetta prevede una corsa ininterrotta per più di 30 ore e intende dare un messaggio simbolico che unisca le due Città, attraverso un monito contro la violenza. 26 sono le tappe previste lungo un percorso di circa 280 km con la partecipazione di Comuni che vanno da Ficarazzi ad Altavilla Milicia, da Nicosia a Bronte, da Linguaglossa ad Acicastello. La vedova Marisa Grasso seguirà tutta la maratona. La partenza fissata alle 8,30 in via del Fante a Palermo, si sposterà allo stadio Comunale R. Barbera dove gli atleti incontreranno i calciatori e i rappresentanti del Palermo Calcio. Dopo aver percorso le vie cittadine fino alla via Messina Marine, il gruppo si ridurrà a due unità che inizieranno la staffetta. L’arrivo a Termini Imerese è previsto per le ore 12,30. Qui il gruppo giunto a piazza Duomo, incontrerà il sindaco Totò Burrafato alla presenza della scolaresca di San Francesco, che con un gruppo di ragazzi darà un contributo simbolico alla gara, effettuando una corsa di 100 metri. I podisti proseguiranno poi alla volta di Cerda, Caltavuturo, Gangi, fino alla tappa finale di Catania. Qui verrà acceso un braciere posto sotto l’albero d’ulivo piantato in onore di Raciti e infine il gruppo formato anche dalle scolaresche di Palermo e Catania, assisteranno insieme al derby che si terrà presso lo stadio A. Massimino. Il sindaco di Termini Imerese Salvatore Burrafato sottolinea il valore del messaggio della non violenza, rivolto soprattutto ai ragazzi delle scuole. Lo sport educa alla competizione, alla ambizione di raggiungere dei traguardi, ma anche alla semplice voglia di partecipare e alla possibilità della non vittoria, la violenza – secondo il sindaco Totò Burrafato – non può e non deve trovare alcuno spazio nelle attività sportive.

0
HeartHeart
0
HahaHaha
0
LoveLove
0
WowWow
0
YayYay
0
SadSad
0
PoopPoop
0
AngryAngry
Voted Thanks!

Commenti

commenti