I revisori bocciano il bilancio 2015. Di Fazio: “Abbiamo chiesto parere alla Corte dei Conti”

Errata determinazione dell’avanzo, mancata esposizione dei servizi a domanda, partite contabili sui ricavi di acqua e multe, somme accantonate, spesa del personale, oneri di urbanizzazione. E’ un lungo elenco di criticità, da ben 27 punti, quello redatto dai Revisori dei conti del comune di Termini Imerese che hanno così dato parere negativo al bilancio consuntivo 2015. Da quando il sindaco Burrafato si è dimesso l’ente è guidato da un commissario e si avvia alle elezioni il prossimo giugno, anche se sui bilanci è ancora in ritardo: va infatti ancora approvata la manovra che certifica entrate e spese del 2015, quindi di ben due anni fa.
I revisori, ossia Mario Centineo, Luigi Mortillaro e Domenico Camarda, il 3 marzo scorso hanno messo nero su bianco un parere che fa le pulci ai conti del Comune e alla fine si conclude con un responso negativo: oltre 60 pagine di cifre, tabelle e numeri che descrivono un comune in difficoltà. Il disavanzo di amministrazione, per esempio, ammonta a 2,1 milioni di euro, il che è dovuto anche ai tagli ai trasferimenti nazionali e regionali, ma il Comune, dicono i revisori, non è riuscito ad adeguarsi con celerità alle nuove regole contabili a causa del poco personale, non adeguatamente formato, e del mancato potenziamento degli uffici. Il collegio evidenzia inoltre l’errata determinazione del risultato di amministrazione, segnalata a più riprese all’amministrazione ma non corretta, il mancato rispetto del patto di stabilità, la mancanza di un’analisi per indici e chiede di rivedere i residui attivi e passivi, di eliminare i disallineamenti di debiti e crediti per le partecipate, di aggiornare i valori dei beni mobili e immobili. Inoltre nel bilancio 2016 bisognerà effettuare l’accantonamento delle somme destinate al fondo crediti di dubbia esigibilità, quasi un milione, “con conseguente sottrazione di risorse da destinare ad altre attività”, scrivono i revisori.
C’è poi il capitolo tasse: la lotta all’evasione è stata fatta solo per l’Ici e le entrate sono calate di 3 milioni rispetto al 2014 (anche per i tagli dello Stato). La spesa del personale è calata, ma non abbastanza.
“I revisori dei conti hanno fatto un ottimo lavoro, abbiamo fatto alcune correzioni proprio su suggerimento del collegio – commenta il commissario Girolamo Di Fazio – ho seguito i loro consigli emanando più delibere, parliamo di un periodo precedente al mio insediamento ma mi sembra che ci siano contestazioni solo su una diversa impostazione sulle spese. Rispettiamo il loro parere, andremo in consiglio comunale e allo stesso tempo abbiamo chiesto un parere anche alla Corte dei Conti”.

Se dovesse arrivare il parere favorevole da parte della Corte dei Conti, quali considerazioni si potranno trarre?

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