I deputati Scoma e Germanà contro il presidente dell’Ars Miccichè – Milazzo: lettera a Berlusconi a sostegno di Miccichè

Forza Italia in Sicilia si spacca e diventa ufficiale la fronda contro il coordinatore regionale, e presidente dell’Ars, Gianfranco Micciché. Dopo i malumori espressi a mezze misure, i silenzi, le assenze ai tavoli del partito, e dopo le missioni milanesi di molti per convincere Silvio Berlusconi a intervenire, adesso due esponenti azzurri molto vicini a Micciché nel recente passato escono allo scoperto. E gli chiedono formalmente un passo indietro da coordinatore del partito nell’Isola.

I deputati nazionali Francesco Scoma e Nino Germanà, coordinatore nazionale degli enti locali, non usano più giri di parole: «Quando Bertinotti, Casini e Fini vennero eletti presidenti della Camera dei deputati lasciarono la guida dei loro partiti — dicono entrambi — scelte di buon senso istituzionale e politico, per evitare di dover ricoprire contemporaneamente ruoli tra loro incompatibili. Ebbene la Sicilia sfugge a questa regola di correttezza istituzionale, visto che il suo parlamento regionale è presieduto da un segretario regionale di partito che quindi veste a volte la divisa dell’arbitro e a volte la maglietta di capitano di una delle due squadre giocatrici, di fronte alle quali dovrebbe essere terzo. Forza Italia in Sicilia ha bisogno di una guida a tempo pieno e non parziale che rilanci il partito e lo apra a un ampio confronto interno e con tutti i suoi militanti. Non c’è più tempo da perdere». I due deputati chiedono, in caso di mancata risposta di Micciché, l’intervento di Berlusconi: «Il presidente Berlusconi, uomo al quale siamo legati politicamente e affettivamente da oltre 25 anni, potrà certamente intervenire per una annosa questione che configge nella politica siciliana».

La spaccatura è formale, ma covava da tempo. Un pezzo del partito non si riconosce più nelle scelte dell’eterno delfino di Berlusconi nell’Isola. L’ex presidente del Senato Renato Schifani in queste ore è molto amareggiato per il mancato coinvolgimento nelle scelte fatte da Micciché. Stesso discorso per la deputata nazionale, e compagna di Gaetano Armao, Giusi Bartolozzi, che più volte ha chiesto a Berlusconi d’intervenire. Perfino l’eurodeputato Giuseppe Milazzo, per la quale elezione Micciché si è speso moltissimo, è molto freddo con il presidente dell’Ars e c’è chi sussurra di un suo possibile passaggio a Fratelli d’Italia vista anche l’assidua frequentazione a Bruxelles con l’eurodeputato di FdI Raffaele Stancanelli.

Anche l’ex ministra Stefania Prestigiacomo ormai è da tempo in rotta di collisione con Micciché. È stata una delle poche azzurre a dire che Franco Mineo, un fedelissimo di Micciché, non poteva restare nel gabinetto dell’Agricoltura dopo le sue frequentazioni con il boss Scotto. E adesso bacchetta il partito che «non ha detto nulla di fronte agli arresti che hanno coinvolto il Comune di Palermo». La Lega ha chiesto con il segretario Stefano Candiani l’intervento del ministero dell’Interno su Palazzo delle Aquile. Ma cosa ha detto Forza Italia che sulla carta sarebbe opposizione? «Sono sorpresa nel leggere che un senatore leghista del Nord chieda, legittimamente, l’intervento del ministro dell’Interno sul caso delle presunte tangenti al Comune di Palermo, che ha travolto la giunta Orlando e per il quale verrà sentito in qualità di testimone anche il capogruppo di Forza Italia, Giulio Tantillo — dice Prestigiacomo — io credo che dovremmo essere innanzitutto noi siciliani di Forza Italia, opposizione “senza se e senza ma” della giunta comunale, a chiedere prima e più forte degli altri che sul caso Palermo si accendano i riflettori dei media e della politica nazionale. E penso che Tantillo dovrebbe a voce alta dichiarare tutta la propria estraneità alla sentina di corruzione che sta emergendo». Un altro siluro al fronte di Micciché.

Questa mattina, a seguito delle dichiarazioni di alcuni parlamentari di Forza Italia a Montecitorio, i quali invocano le dimissioni dell’on. Gianfranco Micciché dalla carica di Coordinatore regionale del Partito in Sicilia, gli assessori regionali, i deputati, i senatori, i consiglieri e coordinatori provinciali siciliani hanno inviato una missiva al Presidente, Silvio Berlusconi, per ribadire una posizione netta.
“In questi ultimi anni – recita la nota – nonostante nel resto del Paese i nostri consensi abbiano subito una battuta d’arresto, nella nostra Regione, Forza Italia ha continuato ad avere un trend positivo, a suscitare entusiasmo ed a conquistare risultati elettorali a due cifre. Questo è stato possibile grazie all’esperienza e all’enorme lavoro quotidiano del nostro Commissario regionale, Gianfranco Micciché. Non esiste un solo motivo per cui oggi, improvvisamente, si debba anche solo discutere l’ipotesi di un cambio di leadership”.
“Pertanto – conclude la missiva – riteniamo doveroso ribadire la nostra totale fiducia nei confronti della persona e del politico Gianfranco Micciché, del quale vogliamo continuare a sostenere l’attività in veste di coordinatore del partito. La Sicilia è una Regione molto importante, fonte di un consenso elettorale fondamentale per le sorti di Forza Italia”.

I FIRMATARI DELLA LETTERA
Marco Falcone, Ass. regionale alle Infrastrutture e mobilità – coordinatore Forza Italia Catania;
Giuseppe Milazzo, eurodeputato (Palermo);
Edy Bandiera, Ass. Regionale all’agricoltura (Siracusa);
Bernadette Grasso, Ass. regionale agli Enti locali (Messina);
Tommaso Calderone, deputato ARS (Messina);
Riccardo Savona, deputato ARS (Palermo);
Riccardo Gallo, deputato ARS (Agrigento);
Alfio Papale, deputato ARS (Catania);
Michele Mancuso, deputato ARS (Caltanissetta);
Stefano Pellegrino, deputato ARS (Trapani);
Mario Caputo, deputato ARS (Palermo;
Andrea Mineo, Commissario regionale Forza Italia giovani;
Vincenzo Giambrone, Commissario provinciale Forza Italia Agrigento;
Salvo Campione, Commissario provinciale Forza Italia Enna;
Tony Scilla, Commissario provinciale Forza Italia Trapani;
Luigi Vallone, Commissario provinciale Forza Italia Palermo;
Giancarlo Cugnata, Commissario provinciale Forza Italia Ragusa;
Maria Antonietta Testone, Coordinatrice azzurro donna Regione Siciliana (Agrigento);
Giulio Tantillo, consigliere e Capogruppo di Forza Italia al Consiglio comunale di Palermo;
Renato Schifani, senatore (Palermo);
Gabriella Giammanco, senatore (Palermo);
Urania Papatheu, senatore (Messina);
Matilde Siracusano, deputato (Messina);

Fonti: La Repubblica Palermo e NuovoSUD

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