Grave aggressione presso la Casa Circondariale “Burrafato” di Termini in danno a due Assistenti Capo Coord. della Penitenziaria

COMUNICATO STAMPA – Segreteria Provinciale U.S.P.P. Palermo

È davvero difficile accettare che da parte dell’Amministrazione Penitenziaria – purtroppo – non sembrano esserci concrete soluzioni che fungano da deterrente anche solo per chiunque osi utilizzare forme di aggressione verbale e/o fisica nei confronti della Polizia Penitenziaria.

Gravissimo l’ennesimo episodio di aggressione in quel di Termini Imerese carcere, fatto – inaudito – posto in essere da un giovane detenuto appartenente al circuito comuni per ragioni ancora ignote nei confronti di due Assistenti Capo Coord., i quali sono stati costretti a ricorrere alle cure del locale pronto soccorso.

A danno degli uomini e delle donne della Polizia Penitenziaria, le offese le minacce e gli atteggiamenti prevaricatori da parte di taluni soggetti detenuti sembrano essere all’ordine del giorno in tutte le carceri siciliane, particolarmente in quel di Termini Imerese, il cui ambiente è abbastanza noto agli addetti ai lavori.

Siamo stanchi di subire l’inefficienza del sistema penitenziario e, più largamente, della Giustizia, di questa Giustizia nostrana spesso lenta e poco efficace quando deve occuparsi di alcuni comportamenti oltraggiosi a danno della forza pubblica. Poco incisive infatti sembrano le sanzioni in vigore per chi aggredisce, offende o minaccia un appartenente alle forze di Polizia, peraltro non sempre applicate. Sembra ormai chiaro che non basta lasciarsi andare a soliloqui spesso – ahinoi anche noiosi – dettati anche da contorni politici, a cui oggi più che mai è difficile credere.

Serve adottare provvedimenti significativi che non prevedano sconti per nessuno, non si comprende il motivo per il quale il riottoso non sia stato ubicato presso il reparto isolamento il giorno prima per le intemperanze manifestate, invece di indugiare e aspettare che accadesse ciò che era stato più volte annunciato; come del resto è inaccettabile che il provveditorato dell’amministrazione penitenziaria della regione Sicilia non abbia applicato la recente circolare che prevede il trasferimento del ristretto fuori del distretto siciliano per le molteplici aggressioni perpetrate nei confronti del personale. Gravissima “l’inerzia” mostrata dall’Amministrazione regionale dinanzi il grido di AIUTO che si ostina a mantenere detenuti all’interno di una struttura penitenziaria che non ha spazi sufficienti per ospitare detenuti che non osservano le regole intramurarie, rendendo l’ambiente di lavoro impossibile per tutti: evidentemente dalle poltrone degli uffici non riescono a percepire la condizione e le sofferenze dei colleghi.

Alla Politica locale, regionale e nazionale si rivolge richiesta di intervento, a nostro avviso doveroso, affinché il proprio mandato non si riduca esclusivamente alla ricerca di voti ma abbia seguito con la rivoluzione di problematiche delicate e fondamentali come quelle riguardanti le carceri e, nella fattispecie, i disagi che vive la Polizia Penitenziaria nell’espletamento dei propri compiti istituzionali. Alla segreteria regionale USPP l’invito, nell’attesa che giungono notizie rassicuranti riguardo alle condizioni dei colleghi vittime della vile aggressione, affinché con ogni mezzo utile a disposizione dell’Organizzazione si possa far fronte alle legittime lagnanze del personale di Polizia Penitenziaria di Termini Imerese, sempre più isolato dalla difficile congiuntura che subisce, sempre più isolati, privi di adeguati strumenti di difesa, a detrimento dell’immagine di quanti svolgono questo duro lavoro. Un sentito in bocca al lupo ai due Assistenti vittime della vile aggressione.

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