Gli imprenditori della ZIT scrivono a Mediaset con l’avvocato Sanfilippo

Gli imprenditori della Zona Industriale di Termini Imerese scrivono a Mediaset per stigmatizzare il servizio andata in onda su rete quattro. Il Presidente della Zit Nino Russo ha inviato , tramite l’avvocato Francesco Paolo Sanfilippo, una lettera aperta a Mario Giordano, direttore della trasmissione Fuori dal Coro.

Pubblichiamo la lettera

Gentile dottor Mario Giordano

” Gentile Direttore,
Le scrivo con grande amarezza, ritenendo di dar voce non soltanto ai 50 imprenditori che rappresento, quale Presidente della ZIT, ma anche ai tantissimi cittadini termitani che indignati mi hanno contattato in questi giorni.

Nella Vostra trasmissione andata in onda il 21 febbraio scorso avete purtroppo fornito una deplorevole prospettazione dell’intera area industriale di Termini Imerese, e di riflesso della città, che non rispecchia la reale situazione sociale ed imprenditoriale esistente nel nostro territorio. Il Vostro reportage in maniera suggestiva ha posto l’attenzione in modo parcellare sull’economia locale, prendendo – riduttivamente – come sfondo lo stabilimento Fiat di Termini Imerese, chiuso purtroppo ormai da diversi anni.

Ebbene, è innegabile che la chiusura dell’opificio torinese, con la consequenziale crisi dell’indotto, abbia comportato la perdita di circa 2.000 posti di lavoro, con evidente danno per l’economia. Ma è altresì inconfutabile che, nel frattempo, nella zona industriale termitana siano state presenti diverse realtà imprenditoriali che hanno sempre continuato a dare linfa al sistema produttivo, dimostrando resilienza nei momenti più duri.

Infatti da diversi anni, le aziende di Termini Imerese resistono, investono, danno lavoro e generano reddito, spesso operando in silenzio. Questo aspetto, cruciale per comprendere la vera essenza della nostra area industriale, meritava di essere riconosciuto e valorizzato.

Oggi, la nostra città ospita realtà economiche che non solo producono e vendono all’interno dei confini italiani, ma che hanno saputo espandere la loro presenza a livello internazionale. Queste imprese rappresentano l’eccellenza del nostro tessuto produttivo, esportando il made in Italy e contribuendo in maniera significativa alla reputazione del nostro territorio oltre i confini nazionali. E così per fornirle qualche numero Le dico che, attualmente, nel nostro polo industriale operano circa 120 aziende le quali occupano oltre 2.500 dipendenti, creando importante ricchezza.

Purtroppo però nel Vostro servizio non è stato dato atto di ciò, ed è stata così fornita un’informazione che, essendo tanto incompleta quanto frammentaria, è risultata lesiva, trasmettendo immagini e filmati che hanno offerto il peggiore spaccato che poteva rappresentarci.

Termini Imerese, pur vivendo un momento di difficoltà, non versa assolutamente in quella condizione di sporcizia e di degrado economico e sociale che voi avete raffigurato.

Ritengo che sarebbe stato più corretto da parte Vostra intervistare anche i rappresentanti delle istituzioni e del mondo imprenditoriale al fine di sentire il loro pensiero ed avere delle informazioni maggiormente aderenti alla realtà.

Mi auspico che dopo il Vostro servizio non derivi un danno concreto per la nostra economia e che potenziali investitori non siano disincentivati ad approdare a Termini Imerese. Mi sento quindi in dovere di fare appello alla Sua raffinatezza intellettiva affinchè accolga il nostro invito e, dandoci la possibilità di interloquire, predisponga nel più breve lasso di tempo possibile un nuovo reportage che riabiliti il nostro territorio dando luce a quanto ivi insiste, nei termini sopra rappresentati.

Il Presidente
Nino Russo

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