Gli avvocati e il ricordo di Giovanni Falcone

Una triste ricorrenza: dei servitori dello Stato hanno perduto la vita per mano e per una cinica strategia della mafia. Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli agenti della loro scorta lo erano nel senso più alto e nobile del termine „servire“. Ma anche una data simbolica, che ci sollecita ogni anno numerose riflessioni, che mi auguro vengano poi coniugate giornalmente.
Il ricordo di Giovanni Falcone, in questo momento storico della nostra Nazione, è più che mai necessario per il recupero di una responsabilità civica e sociale che il cittadino italiano, di qualunque ruolo vestito all’interno della società, sembra aver perso irrimediabilmente.
Dopo tanti anni il tributo doveroso e condiviso a Giovanni Falcone non può ridursi al demagogico ricordo di una vita dissolta nel sangue di un attentato efferato, perchè questo ne offenderebbe la memoria e ne svilirebbe il valore umano e professionale. La vera commemorazione di Giovanni Falcone è la richiesta a gran voce che l’Italia, quella dei giovani, dei cittadini, dei lavoratori, rivolge allo Stato, e quindi direttamente a se stessa, affinchè sia Stato vero, unito, forte, pulito, realmente democratico e partecipativo, in grado di garantire sicurezza, dignità e giustizia ai suoi cittadini, oggi più che mai.
E‘ con questo spirito che voglio rivolgere il mio personale tributo, e quello dell’ Avvocatura del Foro di Termini Imerese, all’uomo ed al magistrato Giovanni Falcone.
E in un giorno in cui le manifestazioni in suo onore e ricordo avvengono in ogni luogo d’Italia (non saranno mai troppe…); dove parteciperanno sicuramente e sinceramente (magari senza „apparire“) tanti avvocati, desidero ricordare (non certamente a noi che „siamo avvocati“) come anche la professione dell’Avvocato (talmente nobile da non essere seconda a nessuna) concorra a rendere concreta la sicurezza, la dignità e la giustizia per i cittadini.
Non possiamo pensare (e certamente non lo pensava Giovanni Falcone) che lo Stato sia tanto più efficace, quanto meno sono tutelati i diritti dell’imputato; tutti hanno diritto alla miglior difesa.
Certo, fare l’Avvocato da noi è più difficile. L’Avvocato sa benissimo che il disvalore del mafioso è ben più forte dell’imputato di altri reati comuni. Come sa bene che spesso sull‘Avvocato si scarica la rabbia sociale e l’ira dei cittadini che chiedono giustizia.
Ma svolgere questo ruolo con indipendenza, con competenza e con serenità, insegnamenti che proprio Falcone ci ha consegnato, ci rende convinti partecipi e protagonisti del cambiamento della nostra terra.
Avv. Carmelo Pace
Presidente Ordine Avvocati di Termini Imerese

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