Gatto (Termini2014): A due anni dall’alluvione nulla è stato fatto per fattivamente eseguire il ripristino degli argini e la pulizia del letto del fiume Torto

A due anni dall’alluvione che ha interessato tutta la valle del Torto e dalla mozione presentata in Consiglio Comunale a firma del Capogruppo Consiliare di Termini 2014, allora consigliere del Pdl, e accolta all’unanimità da tutto il Consiglio, nulla è stato fatto per fattivamente eseguire il ripristino degli argini e la pulizia del letto del fiume, tanto annunciata anche a mezzo Stampa dal Sindaco Burrafato e dal suo delegato Volante con un finanziamento di 800 mila euro era stato inserito nell’Accordo di Programma stipulato tra l’Assessorato regionale Territorio ed Ambiente ed il Ministero dell’Ambiente già registrato dalla Corte dei Conti nel maggio 2010.C’è da ricordare, continua il Capogruppo Gatto mensionando il comunicato stampa dell’ufficio di gabinetto datato 15-07-2010:che a seguito delle condizioni meteorologiche particolarmente avverse del settembre 2009 il fiume Torto, a causa delle carenti condizioni manutentive della foce, è esondato allagando tutto il bacino a monte del rilevato ferroviario per un tratto non inferiore a mt. 1.000 provocando notevoli dannialle colture ed alle abitazioni ivi insistenti così come di seguito indicato:â–ª L’ambito circoscritto alla strada consortile che collega l’Area di Sviluppo Industriale con la Stazione di Fiumetorto, la sponda destra del fiume Torto ed il rilevato della ferrovia PA-ME, risultava allagato da una quantità di acqua decrescente da mt. 0.80, in prossimità dell’argine del predetto fiume;â–ª I terreni ubicati tra il rilevato ferroviario e la sponda sinistra del fiume risultavano allagati da un’altezza di oltre Mt. 1,00 di acqua con coinvolgimento delle colture e degli edifici ivi ubicati. Dalla documentazione fotografica visionata successivamente risulta che il livello di allagamento è stato superiore a mt. 1,50;â–ª Tre edifici di civile abitazione (catastalmente partt. 997-1084-1087 del foglio di mappa n. 47) risultavano interessati da un livello non inferiore a mt. 0.40÷0.60 di acqua;â–ª Il sottopasso che collega l’A.S.I. alla predetta stazione ferroviaria di Buonfornello risultava intransitabile in quanto allagato da almeno Mt. 0.80 di acqua.L’Ufficio della Protezione civile comunale è stato costretto a dichiarare momentaneamente inagibili gli edifici descritti in precedenza. E’ stato accertato che la causa dell’esondazione è da imputare al pessimo stato manutentivo dell’asta fluviale ricadente in ambito ASI e, cioè, il tratto di alveo compreso tra il ponte in ferro della ferrovia PA-ME e la foce del fiume stesso.Gli intasamenti hanno fatto rialzare in maniera artificiosa il livello del fiume che ha trovato facile sfogo nelle due brecce esistenti nelle sponde di destra e sinistra del fiume in prossimità del ponte ferroviario. Tali brecce sono state causate dalla mancanza dell’argine superiore che nei restanti tratti del fiume è realizzato con gabbionate di pietra. L’ottenimento di questo finanziamento, prosegue il Capogruppo Gatto, ad oggi non ha portato alcun miglioramento della situazione sopra descritta con conseguente paura da parte degli agricoltori, che in questo periodo si apprestano alla piantumazione delle colture invernali, di vedere il loro duro lavoro e il raccolto perso come nel 2009 a causa di un problema mai risolto.Per questo motivo, conclude Gatto, prima dell’approssimarsi della stagione delle pioggie, ho richiesto tutta la documentazione e gli atti che riguardano la questione sopra descritta per comprendere cosa ne è stato del finanziamento e di chi sono le responsabilità, perchè gli agricoltori non intendono più pagare le incurie degli altri. Cordiali SalutiIl Capogruppo Consiliare Termini 2014Antonio Gatto

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