Si è svolta la scorsa settimana l’assemblea plenaria del movimento Orgoglio Termitano, per iniziare a tracciare le linee d’azione, individuare i punti sensibili della nostra città e contestualmente lavorare su possibili proposte tese a migliorare lo la situazione attuale. I componenti del movimento si sono suddivisi ruoli e compiti secondo le proprie competenze e professionalità, rappresentando i medesimi una fascia territoriale estremamente eterogenea. Dalla discussione sono emersi i nomi che costituiranno il direttivo del suddetto movimento: Avv. Giancarlo Lo Bello, Dott. Totò Badalì, Dott. Giovanni Alaimo, Totò Scaccia, Vincenzo Gatto e, in qualità di consigliere comunale di riferimento ed espressione dello stesso, Antonio Gatto. Si è molto riflettuto ed argomentato sul ruolo svolto dalla politica nel nostro territorio e sul rapporto che intercorre tra la politica e la cittadinanza, la quale spesso non si sente adeguatamente rappresentata all’interno del Consiglio Comunale circa la tutela dei propri diritti e delle proprie legittime istanze.
Il Presidente, Avv. Giancarlo Lo Bello, afferma: E’ un fase drammatica per la nostra città, che sta affrontando un dei momenti peggiori della sua economia; le esigenze del territorio vengono spesso disattese, la continua crisi del lavoro costringe le fabbriche a chiudere; la questione Fiat, lungi dall’esser risolta non sussistendo ad oggi nessuna seria e concreta proposta di risoluzione positiva, determinerà un ulteriore e forse fatale aggravamento della crisi socio economica del nostro territorio. In tutto questo marasma la politica dovrebbe essere garante dei diritti costituzionali per i cittadini, primo tra tutti il diritto al lavoro ed il diritto ad una vita dignitosa, spogliandosi delle proprie attuali prevalenti caratteristiche di autoreferenzialità e mera retorica e proiettandosi sul piano pratico della risoluzione degli innumerevoli problemi del nostro spaccato territoriale .
In questo preciso momento – dichiara il dott. Totò Badalì – non servono più chiacchiere e sterili diatribe all’interno dei gruppi consiliari, non è più tempo di barricate ma di idee di nuove proposte, di progettualità, di reale coinvolgimento attivo delle istituzioni verso il popolo, ma bisogna cominciare sin da subito, e dobbiamo essere proprio noi il volano, per questo chiedo formalmente al nostro consigliere di riferimento azioni decise e concrete per poter agire ed interagire con i nostri concittadini.
La riflessione di cui mi rendo partecipe – afferma il consigliere comunale Antonio Gatto – si snoda intorno al ruolo del territorio e delle comunità, un ruolo che il gruppo consiliare del Pdl ha tanto rivendicato, ma mai attuato, preferendo alimentare lotte intestine, dimenticando il principio della collegialità e della rappresentatività territoriale. Conoscere il territorio nelle sue esigenze quotidiane è il caposaldo di una politica sociale rivolta al recupero di un rapporto fiduciario con la cittadinanza, che lamenta disattenzione verso le problematiche interne al tessuto sociale, per attenzioni rivolte unicamente alla costruzione di una opposizione non collegiale. Occorre accogliere una visione nuova di fare politica, in seno alla quale l’opinione di un consigliere non deve essere un limite ma una ricchezza, così come anche il disaccordo politico, interno al proprio gruppo consiliare, deve costituire spunto e possibilità di confronto e di riflessione. L’apatia e l’insofferenza che manifesta l’elettorato rappresentano elementi sintomatici di una spaventosa scollatura esistente tra il gruppo consiliare ed il territorio. Il mio percorso politico, breve ma intenso, è stato sempre caratterizzato da una particolare propensione e da una incondizionata disponibilità verso il territorio e le esigenze rappresentate. Il ruolo affidatomi dall’elettorato è quello di Consigliere di minoranza, ruolo che ho svolto ed intendo continuare a svolgere senza alcuna ostilità preconcetta, né precludendo una collaborazione concreta e fattiva nella risoluzione delle problematiche della popolazione. Per le motivazioni esposte, manifesto espressamente la volontà di distaccarmi dal gruppo consiliare del Pdl, senza aderire, al momento, a nessun gruppo consiliare costituito, rimanendo fedele al PDL nazionale di cui condivido finalità ed obiettivi.