Gambero Rosso segnala le “sfince du nannu ca nanna”

Il Carnevale in Sicilia
La teatralità che sostanzia le tradizioni siciliane, che siano di origine pagana o spiccatamente cristiane, tocca il suo apice durante il Carnevale. Le piazze e le tavole dell’isola si trasformano, diventando colorate tele su cui dipingere e raccontare la catarsi del Carnevale, che permette a tutti di lasciarsi andare, non solo indossando maschere e interpretando personaggi di fantasia, ma anche concedendosi qualche peccato di gola. Sull’isola le celebrazioni di Carnevale sono legate a tempi antichi: le prime tracce di festeggiamenti risalgono al 1612 quando per la prima volta il viceré D’Ossuna concesse una cerimonia ufficiale a Palermo, riproposta fino al 1741. Dal capoluogo l’usanza si diffuse nelle altre province, ognuna delle quali ha declinato la festa in maniera diversa.

Termini Imerese, le sfinci di Nannu e Nanna

Un Carnevale relativamente “più giovane”, quello termitano, documentato dal 1876, ma in realtà nato nel 1848. In quel periodo la cittadina della provincia di Palermo ospitò alcune famiglie napoletane, venute nell’isola al seguito dei Borboni dopo essere state cacciate dalla capitale. Furono proprio i napulitì, come venivano chiamati dagli abitanti di Termini, che nel periodo di Carnevale promossero una festa alla quale partecipò tutta la città, dando vita a U’ Nannu ca Nanna (il nonno e la nonna). La particolarità del Carnevale di Termini Imerese è infatti la partecipazione, accanto al re del Carnevale Nannu, di una figura femminile, Nanna, unico caso in Sicilia, che rappresenta la continuità della dinastia dopo la morte al rogo del re. Uno dei momenti più suggestivi è la lettura del testamento di Nannu, nel quale vengono irrise le personalità più in vista della città.
Il Carnevale termitano non avrebbe senso senza lesfinci: frittelle dolci condite con zucchero e cannella che dalla provincia di Palermo si sono diffuse in tutta l’isola, con le dovute varianti. Ma qui a Carnevale si mangiano anche leTeste di turcu, le teste di turco, un dolce al cucchiaio tipico di Castelbuono (PA) creato alternando strati di sfoglia dolce a crema pasticcera e abbondante cannella.

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