Floriopoli è la culla del motorismo che il mondo ci invidia: il Patrimonio storico e culturale della Regione Siciliana è oggi in pericolo

Siamo nel “cuore pulsante” della gara più antica del mondo: la mitica “Targa Florio” che fu dichiarata dal 2002 “Patrimonio storico e culturale della Regione siciliana”. Queste strutture furono realizzate per volere di Vincenzo Florio, che ebbe l’intuizione di organizzare una gara automobilistica tra le polverose strade delle Madonie.

Realizzate intorno agli anni Venti del secolo scorso vennero concepite per rimanere nel tempo e dimostrare al mondo l’idea futuristica del suo mecenate, non a caso tutt’oggi questo luogo rimane meta internazionale del turismo tematico.

A quel tempo Vicenzo Florio le volle realizzare prevedendo dei box, il paddock e diverse tribune necessarie per fornire un confort a tutti coloro che arrivavano da tutto il mondo.

A supporto di Floriopoli c’era il prestigioso Grand Hotel delle Terme di Termini Imerese, progettato da uno dei più grandi architetti di fine ottocento, Giuseppe Damiani Almeyda, in breve tempo diventò il quartiere generale della gara anche perché ospitava la nobiltà, il personale delle scuderie e i giornalisti.

«Floriopoli rappresentò la ripartenza economica dell’intera Sicilia a seguito del primo conflitto mondiale – racconta il responsabile del Museo del Motorismo Siciliano di Termini Imerese, Nuccio Salemi -. La neonata industria dell’automobile era pronta per mostrare al mondo i propri prodotti e questa gara rappresenta un’occasione da non perdere per l’intera classe industriale».

Ecco che le tribune di Floriopoli diventano un’unicità non riscontrabile in nessuna parte del mondo. Vincenzo Florio, grazie alla sua lungimiranza, aveva introdotto per primo una competizione tra le tortuose e polverose strade mettendo a dura prova le auto di quel tempo.

«Erano i tempi del campionato mondiale marche – conclude Nuccio – con, ai nastri di partenza, le principali case costruttrici del mondo e con i grandi piloti che, ancora oggi fanno sognare, tra questi il mitico Fangio e il nostro intramontabile Ninni Vaccarella».

I circuiti storici della Targa Florio e le antiche tribune di Floriopoli sono stati dichiarati patrimonio culturale della Regione siciliana. “Già la manifestazione della Targa Florio aveva ottenuto nel 2002 questo prestigioso riconoscimento per il contributo dato alla positiva diffusione dell’immagine della Sicilia nel mondo – sottolinea il primo firmatario Alessandro Aricò – Pure i circuiti e le storiche tribune saranno inseriti nel registro delle Eredità immateriali dell’Unesco e ciò consentirà un più agevolato ed immediato accesso ai finanziamenti nazionali ed europei previsti per i Beni Culturali. Così sarà possibile il potenziamento sia delle strade e delle infrastrutture delle Madonie, che delle iniziative storico culturali a corredo dell’evento, consentendo un ulteriore rilancio pure della Targa Florio, con positive ricadute su indotto e turismo”.

Nel 2009 la Provincia di Palermo si è aggiudicata all’asta disposta dal Giudice delle esecuzioni immobiliari il sito di “Floriopoli”, la vasta area di circa 14 ettari nei pressi di Cerda dove sorgono il complesso delle tribune coperte e scoperte che furono costruite da Vincenzo Florio e la torre degli uffici collegata ai box. L’offerta della Provincia per il sito che ha ospitato fino a 1977 la Targa Florio di velocità, è stata di 948 mila euro dopo che altre sei aste erano andate deserte. I particolari dell’operazione sono stati illustrati dal presidente Giovanni Avanti, presenti gli assessori Giuseppe Di Maggio, Gigi Tomasino, Michele Nasca, Pietro Alongi e il presidente del Consiglio Provinciale, Marcello Tricoli. Alla conferenza stampa sono intervenuti l’ex pilota della Targa Florio, Ninni Vaccarella, il direttore del mensile “Sicilia Motori”, Dario Pennica e la discendente di Vincenzo Florio, Costanza Afan De Rivera.
Abbiamo salvato dall’oblio e dall’abbandono – ha sottolineato il Presidente Giovanni Avanti – un sito di grande valore storico che non poteva essere svenduto a privati che avrebbero anche potuto decidere di cancellare le tribune e le altre costruzioni che fanno parte della storia dell’automobilismo mondiale ma anche di una famiglia, quella dei Florio, che fece vivere al nostro territorio un periodo di grande lustro. Non appena verranno completate le procedure di acquisizione del bene e dopo una serie di sopralluoghi nell’area, avvieremo la fase di studio per valorizzare nel miglior modo possibile quest’area. Non escludiamo di lanciare un concorso di idee in ambito europeo, Un ringraziamento particolare va al presidente del Consiglio, Tricoli e a tutti i consiglieri che si sono adoperati per effettuare in tempi brevi la variazione di bilancio che ha consentito di disporre delle somme”.
Il vasto appezzamento di terreno si trova in contrada Quaranta Salme che ricade nel territorio di Termini Imerese.

Un viadotto e una rotonda potrebbero cambiare il volto dell’area chiamata Floriopoli, che comprende i box, le tribune, la torre dei cronometristi del circuito stradale della Targa Florio, la gara automobilistica più antica al mondo.

Il piano allarma alcuni sindaci delle Madonie, che puntano molto sull’integrità del circuito per il rilancio dell’economia turistica della zona e temono che il progetto cancelli un pezzo di storia. Le nuove infrastrutture sono previste nell’ambito del progetto sul raddoppio della ferrovia Palermo-Catania-Messina, le cui procedure d’approvazione hanno avuto un’accelerazione con il Pnrr e il Piano integrato per l’energia e il clima (Pniec). I lavori nell’area, che ricade nel Comune di Termini Imerese, sono previsti nella parte del progetto sulla tratta Fiumetorto-Lercara Friddi, 30 chilometri a doppio binario. I Comuni interessati dall’opera hanno ricevuto gli elaborati da Rete ferroviaria italiana (Rfi), lo scorso 21 gennaio, e dovranno esprimere pareri entro 90 giorni, che scadono il 21 aprile.

La notizia di nuove infrastrutture e di investimenti è sicuramente importante per una Regione come la Sicilia, ma questo non significa che si possa mettere a rischio la straordinaria bellezza e la storia del nostro territorio” afferma il Sindaco di Termini Imerese, Maria Terranova “proprio l’altro ieri, insieme al sindaco di Cerda e a Città metropolitana, abbiamo incontrato il Commissario straordinario del Pnrr per le opere per il sud per consegnargli la nostra preoccupazione e proporre soluzioni alternative. I Ministeri non possono non tenere conto dei sindaci (e quindi dei cittadini) dei territori interessati. Il rischio è che pur di spendere soldi (del Pnrr) lo si faccia mettendo a rischio un patrimonio dal valore inestimabile. Chiaramente ci aspettiamo una forte e chiara presa di posizione anche e soprattutto da parte della Regione Siciliana”.

C’è in atto una petizione popolare proposta dall’Associazione Culturale Amici Della Targa Florio e dal gruppo Facebook Associazione culturale “Amici della Targa Florio” che chi vuole può firmare cliccando QUI

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