Fisco, centri benessere nel mirino

Centri benessere e saloni di bellezza al setaccio in provincia di Palermo. Numerosi i controlli della guardia di finanza del comando provinciale. Un terzo degli esercizi commerciali controllati non rilasciava scontrini. Sono ventotto i lavoratori in nero e irregolari scoperti.I militari del gruppo Palermo, delle compagnie di Termini Imerese, Bagheria e Partinico, delle tenenze di Cefalù, Corleone, Petralia Soprana, Lercara Friddi e della Brigata di Cefalù hanno controllato 49 esercizi commerciali. Sedici centri e saloni non rilasciavano ricevute fiscali alla clientela; dieci sono stati verbalizzati per avere impiegato manodopera in violazione della normativa sul lavoroScoperti nel complesso undici lavoratori completamente in nero. Altri diciassette erano formalmente assunti con un contratto part time o a chiamata ma lavoravano di fatto a tempo pieno. Nel complesso contestate sanzioni per circa 150 mila euro.Nel solo mese di gennaio, ammontano a 535 i controlli svolti dalla guardia di finanza in provincia di Palermo sul rilascio di scontrini e ricevute fiscali. Multate 195 attività, con una percentuale d’irregolarità del 36,45%; nel corso di 66 controlli che hanno interessato la città di Palermo sono state riscontrate violazioni in 42 casi, con una percentuale di irregolarità del 63,64%.L’ultimo piano straordinario di controlli delle fiamme gialle risale invece al dicembre scorso, quando, nel periodo natalizio, furono controllati in provincia 94 esercizi commerciali del settore alimentare, articoli per la casa, abbigliamento e articoli da regalo. Si è scoperto che in 55 casi, pari al 58% delle attività controllate, non venivano rilasciate ricevute fiscali.Qualche settimana prima, a novembre, 24 fra ristoranti e pizzerie furono sottoposti a controlli prevalentemente nel settore dell’impiego di manodopera, con la scoperta di 29 lavoratori in nero e 4 irregolari.

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