FIM: Invitalia e Blutec trovino intesa su restituzione, a rischio occupazione e piano industriale

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse 13-11-2014 Roma Politica Incontro tra Sindacati e Ministero dello Sviluppo Economico per AST di Terni Nella foto alcuni operai aspettano sotto al Ministero dello Sviluppo Economico Photo Fabio Cimaglia / LaPresse 13-11-2014 Politic Meeting between Unions and the Ministry of Economic Development for Terni's AST In the photo some workers waiting under the Ministry of Economic Development

Comunicato Stampa

Nell’incontro di oggi si svolto l’incontro presso il MiSe sulla vertenza Blutec di Termini Imerese. Al centro della discussione la richiesta di restituzione da parte di Invitalia dei 20 milioni di anticipo del finanziamento relativo al contratto di sviluppo e la verifica dello stato di avanzamento del piano industriale. Nello specifico ci è stato comunicato – precisa Ferdinando Uliano segretario nazionale FIM-CISL – che Invitalia e Blutec hanno fatto passi in avanti, ma non hanno ancora definito tutti i dettagli del piano di restituzione. Nello specifico rimangono ancora in sospeso e in via di definizione gli aspetti relativi al numero di ratei, alla relativa garanzia e all’ammontare degli interessi. Nei prossimi giorni Blutec si è impegnata a presentare una proposta che colga le richieste di Invitalia utili per concludere il negoziato.
“Per noi è fondamentale la chiusura positiva di questo piano di restituzione – dichiara F.Uliano – diversamente tutto il progetto industriale di Termini Imerese verrebbe messo in discussione. Bisogna fare presto per poter riaprire il nuovo contratto di sviluppo per rifinanziare il piano industriale e costruire l’accordo per estendere gli ammortizzatori sociali”. Oggi i lavoratori occupati sono circa 130, dovrebbero salire entro il mese di dicembre 2018 a quota 250 per l’inizio della produzione del Doblo con motore elettrico Blutec. La prossima settimana sarà presentata al Salone dell’auto di Torino la moto elettrica costruita a Termini Imerese con una capacità di trasporto di 100 Kg per Poste Italiane che potrebbe determinare altri 44 ingressi. “ Ci Sono poi stati illustrati i progetti su motorizzazioni ibride su veicoli commerciali e altre attività, tutte utili per rioccupare a regime nel 2020 gli oltre 694 dipendenti, ma inutili senza l’intesa con Invitalia. Per questo abbiamo chiesto un incontro al Ministero per lo Sviluppo Economico per il 12 giugno”

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