La settimana si apre ancora all’insegna delle proteste all’ombra della Fiat di Termini Imerese. Le tute blu dello stabilimento e dell’indotto stanno presidiano i cancelli della fabbrica che assembla la Lancia Ypsilon e lo fara’ ancora fino al 31 dicembre, data in cui il Lingotto togliera’ definitivamente le insegne. Oggi e’ giorno di cassa integrazione, l’ennesimo dopo i tantissimi che hanno falcidiato in questi mesi le buste paga degli operai; domani e’ previsto il ritorno alle catene di montaggio, ma ormai al sesto giorno di mobilitazione, tra scioperi, blocchi, occupazioni e sit-in, le tute blu vogliono tenere accesi i riflettori sul loro futuro. Domani e’ in programma l’incontro alla presidenza della Regione; il 27 il tavolo al ministero dello Sviluppo economico. La richiesta e’ di piena chiarezza sul ‘respiro’ strategico e produttivo del dopo Lingotto, ma anche di garanzie occupazionali per tutti i 2.100 operai, considerato che le cinque imprese selezionate che subentreranno a Fiat – con la molisana Dr Motor capofila – potranno collocarne a regime poco piu’ di 1.500. Poi c’e’ da capire quali forme di sostegno al reddito sono previste per coloro che resteranno fuori dal processo produttivo. Dopo diversi giorni di protesta – dice Vincenzo Comella della Uilm – siamo stanchi, ma siamo ancora in tanti. La tensione resta alta e non molleremo fino a quando non raggiungeremo i nostri obiettivi. (AGI)
FIAT: NUOVO PRESIDIO AI CANCELLI DI TERMINI IMERESE
0
0
0
0
0
0
0
0