La vicenda dello stabilimento Fiat di Termini Imerese, che dalla fine di quest’anno non produrrà più autovetture, è una cosa importante perchè riguarda un sacco di gente. Lo ha affermato a TMNews il leader della Uil, Luigi Angeletti, sottolineando di non credere alla possibilità di una riconversione del polo industriale palermitano basato sulla produzione di auto perchè se non ci è riuscita la Fiat non può farcela un’azienda più piccola. La soluzione, dunque, è individuare imprese capaci di fare investimenti seri nell’area. Bisogna trovare degli imprenditori seri – ha detto Angeletti – che ci mettono i loro soldi. Di imprenditori che mettono i soldi dello Stato ne abbiamo trovato un sacco per la strada. E, normalmente, quando sono finiti i soldi dello Stato è finita anche l’impresa. Secondo il numero uno della Uil qualcuno della short list aveva proprio queste caratteristiche. Ma la favoletta che fare automobili sia un giochetto che tutti possono fare è una stupidaggine. Fare auto è una cosa complicata. Chi sostituisce la Fiat deve essere ancora più grande. Se ci fosse la Toyota, la Gm o la Volkswagen allora ci crederei. Ma se non ci è riuscita la Fiat – ha proseguito – sicuramente non ci riuscirà un’impresa più debole. La stupidaggine è stata quella di illudersi di trovare un’alternativa occupazionale basata sull’auto. Il segretario generale della Uil ha aggiunto che nella short list ci sono alcune proposte serie dal punto di vista industriale che non si occupano di auto. Il Governo, ha spiegato Angeletti, deve capire che l’industria non si improvvisa e cercare non di risolvere la pratica, ma trovare soluzioni industriali anche che non prevedano la produzione di auto perchè io non ci credo. Se non lo ha fatto la Fiat lo può fare solo un’azienda più grande della Fiat. Il sindacato deve favorire queste soluzioni.
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