Fiat, 4 progetti per Termini Imerese, in arrivo cig in deroga nel 2014

Il governo ha illustrato oggi quattro possibili progetti per il rilancio di Termini Imerese, lo stabilimento Fiat chiuso a fine 2011 e per il quale manca ancora un investitore.

Oltre a questi piani, il presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, ha illustrato il progetto di rilancio della svizzera Radiomarelli.

Fiat, che è comunque proprietaria dello stabilimento, ha dato il proprio nulla osta alla richiesta di cassa in deroga e ha ribadito l’impegno a dare lo stabilimento in uso a chi si impegnerà ad assorbire i lavoratori.

Lo riferisce una fonte sindacale al termine dell’incontro convocato al ministero dello Sviluppo economico tra il sottosegretario Claudio De Vincenti, i sindacati di categoria, Confindustria, i rappresentanti della Regione Sicilia e quelli del Lingotto.

“Secondo De Vincenti i due vecchi progetti di Biogen e Newcoop sarebbero finalmente in procinto di essere autorizzati; inoltre ci sarebbero due altri progetti imprenditoriali nel settore dei biocarburanti di seconda generazione e della trasformazione degli autobus con motori ibridi”, ha detto la fonte aggiungendo che, secondo Crocetta, Radiomarelli avrebbe un piano di investimenti molto variegato, i cui dettagli dovrebbero essere chiariti a fine settembre, potenzialmente in grado di generare occupazione per 500-600 dipendenti.

In ogni caso, i piani non partiranno prima del 2014, per cui si prevede la possibilità di ricorrere alla cassa integrazione in deroga al termine dell’attuale cassa straordinaria che scade a fine 2013.

“La vera novità dell’incontro di oggi su Termini Imerese è che abbiamo registrato la disponibilità di Fiat, a fronte di precise garanzie da parte del governo, a rinnovare la cassa integrazione in deroga anche per il prossimo anno rivolta a circa 800 addetti dell’ex sito produttivo in provincia di Palermo”, ha detto Eros Panicali, segretario nazionale della Uilm.

I dipendenti sono in tutto circa 1.300.

Il sindacato ha chiesto anche la cassa in deroga per i circa 400 lavoratori dell’indotto che ne hanno bisogno.

A settembre il prossimo incontro.

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