ExFIAT, operai scioperano per incertezza futuro

L’Assemblea dei lavoratori della Fiat e delle aziende dell’indotto tenutasi stamani dinanzi ai cancelli dello stabilimento ha indetto per domani 14 settembre 2011 alle ore 9.30 uno sciopero con sit-in dinanzi alla sede della Presidenza della Regione siciliana, piazza Indipendenza.

L’assemblea ha richiesto la presenza dei sindaci del territorio con la fascia tricolore a sostegno della vertenza che vede a rischio 2200 lavoratori della Fiat e dell’indotto.

A tal riguardo il Sindaco Burrafato ha dichiarato La vertenza è ad una svolta. Oggi le organizzazioni Sindacali, a ragione, chiedono l’avvio di una fase di confronto con le Istituzioni nazionali e regionali per definire i tempi e le modalità del complesso processo di reindustrializzazine del Polo di Termini Imerese che passa per il reimpiego dei 2200 addetti della Fiat e dell’indotto. Il programma di progetti ammessi alle agevolazioni di cui all’Accordo di programma recentemente individuato dal Ministro Romani e del Presidente Lombardo prevede un totale di addetti di 1650 rispetto all’attuale forza lavoro, è da ritenere parziale ed insufficiente perché non soddisfa l’esigenza di garantire il reimpiego di tutti e 2200 lavoratori della Fiat e dell’indotto. Va altresì definito uno specifico programma che delinei e chiarisca ai lavoratori le modalità ed i tempi di trasferimento degli addetti dello stabilimento alla DR Motors e le misure in favore che nei primi anni non saranno ricollocate. E’ del tutto evidente che la definizione di questi passaggi tra il vecchio ed il nuovo influirà notevolmente nella valutazione degli effetti del processo avviato con la sottoscrizione dell’AdP.

(Reuters) – Al rientro dalle ferie estive e dalla cassa integrazione, gli operai dello stabilimento Fiat di Termini Imerese oggi hanno fermato la produzione per esprimere la propria preoccupazione per il futuro del centro produttivo in dismissione da parte del Lingotto.

Lo hanno riferito oggi un rappresentante della Cgil, che assieme a Cisl e Uil ha organizzato lo sciopero, e il sindaco di Termini Imerese che ha incontrato in municipio una delegazione dei lavoratori.

L’incertezza che pende sul futuro di Termini è tale che il territorio non può più aspettare, ha detto il sindaco della città siciliana Salvatore Burrafato.

Al centro delle preoccupazioni dei lavoratori di Termini c’è il fatto che le aziende che dovrebbero subentrare a Fiat nello stabilimento – DR (settore automotive), Lima Group (elettromedicali e protesi sanitarie), Biogen (energetico e biomasse) oltre a Medstudios (produzione tv) e Newcoop (piattaforma logistica per la grande distribuzione) – prevedono l’assorbimento complessivo di 1.650 lavoratori su un totale di 2.200.

I lavoratori di Termini inoltre vogliono sapere quale strada si possa intraprendere per risolvere il probelma occupazionale.

Il livello di esasperazione dei lavoratori è alto, la decisione di sicoperare proviene dalla base, ha detto Roberto Mastrosimone della Fiom Cgil.

Anche per domani è in programma un analogo blocco della produzione con i lavoratori che dovrebbero raggiungere Palermo per incontrare il governatore Raffaele Lombardo.

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