ExFiat, avanti tra occupazioni e speranze

Resta tesissimo il clima a Termini Imerese. Nei giorni scorsi gli operai dell’ex stabilimento Fiat sono tornati a riunirsi in assemblea davanti i cancelli di quella che per anni è stata la loro fabbrica, decidendo poi di occuparne i locali affinché il governo nazionale e regionale riprendessero in mano una vertenza accantonata ormai da anni. La speranza per le centinaia di tute blu coinvolte è che si arrivi quanto prima ad un accordo con Grifa, la società che secondo il piano firmato lo scorso 9 ottobre al ministero dello Sviluppo Economico, dovrebbe acquisire il ramo d’azienda di Fiat. Una operazione, questa, che consentirebbe ai lavoratori di ottenere la cassa integrazione per ristrutturazione aziendale, in attesa di essere ricollocati all’avvio della produzione.
Il primo a riprendere in mano la questione è stato l’assessore regionale alle Attività produttive Linda Vancheri, che martedì pomeriggio ha incontrato i sindacati mettendo così fine all’occupazione dello stabilimento. “All’assessore Vancheri abbiamo chiesto un’accelerazione sulla vertenza e le tutele economiche per il bacino dei lavoratori dell’indotto all’interno dell’accordo di programma”, hanno dichiarato Ludovico Guercio, segretario Fim Cisl Palermo-Trapani, e Giovanni Scavuzzo, segretario provinciale Fim Cisl. “L’assessore ha ribadito le rassicurazioni del sottosegretario De Vincenti sui piani di Grifa, la bozza del nuovo accordo di programma è stato consegnato al ministero allo Sviluppo economico – hanno spiegato i sindacalisti -. Siamo tutti d’accordo sulla necessità di dare una forte accelerazione ai nodi ancora da sciogliere”.
Da Roma, intanto, si è fatto sentire anche il sottosegretario allo Sviluppo economico, Simona Vicari, dichiarando che “da parte del ministero c’è la massima attenzione ed impegno per giungere ad un felice esito della vertenza. Attraverso controlli incrociati –ha proseguito la Vicari- stiamo valutando sia la capacità finanziaria della società Grifa e sia l’affidabilità degli stessi titolari. Per lunedì 10 novembre è, inoltre, convocato presso il Mise un nuovo tavolo di lavoro su Termini Imerese. Il ministero dello Sviluppo economico, quindi, sta facendo tutto quello che è nelle sue competenze affinché il sito di Termini Imerese sia rilanciato e non chiuda, dando così un segnale concreto ai siciliani della rinascita della nostra economia”.
Gli occhi sono dunque tutti puntati al prossimo 10 novembre, quando le parti si rivedranno nella Capitale per trovare la quadratura del cerchio e chiudere, così, una brutta storia andata avanti troppo tempo.

 

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