Dott. Scimeca: Tanti TU diventano NOI e quando questo avviene quel NOI universale determina la rivoluzione (cit.)

Comunicato Stampa

Mentre scrivo queste righe, non conosco ancora quale sarà la sorte del rendiconto consuntivo 2015. Sarà approvato? Non sarà approvato? Prima ancora, si raggiungerà il quorum legale per la sua discussione?
Chi scrive è stato incaricato ad assumere il gravoso compito di dirigere il settore finanziario nel momento più delicato della sua storia. È inutile ricordare che dal 2010 questo settore è privo della figura del ragioniere generale. In un primo tempo, l’amministrazione comunale ha fatto ricorso ad un professionista, assunto con un contratto a tempo determinato. All’inizio del 2013, persistendo le condizioni di cui sopra, l’incarico è stato svolto da un dirigente amministrativo, interno all’amministrazione e, infine, dai primi giorni di ottobre del 2015, da un altro dirigente amministrativo – l’estensore di questa nota – sprovvisto fin dall’inizio del supporto di un vice ragioniere generale (anch’esso mancante nello scacchiere organizzativo).
Si è accennato poco prima al conto consuntivo 2015 (periodo in cui per ¾ dell’anno avevo diretto il settore della polizia municipale).
Fingiamo, quasi per gioco, che questo strumento finanziario sia assimilabile alla vita di un uomo.
Ora, la storia di una vita comincia da un punto qualsiasi, da qualche particolare che per caso ci capita di ricordare; e quando essa a quel punto era molto complessa.
Si vuole dire con questo che il conto consuntivo, di cui si parla, è solo la punta dell’iceberg di un insieme di scelte, non sempre felici, fatte nel corso di un numero non indifferente di anni. Esso non può considerarsi nato nell’anno solare di riferimento, ma prende amaramente spunto del risultato della politica che vive (e si nutre) di scelte.
Ma l’anno 2015 (insieme al 2016, che è l’anno in cui si sarebbe dovuto presentare tempestivamente la delibera di giunta per l’approvazione consiliare), è stato contrassegnato dall’avvento della riforma della contabilità armonizzata.
Questa riforma ha per primo trovato impreparato il legislatore regionale. Chi non ricorda che fino al mese di luglio 2015, la Regione prevedeva che essa potesse essere postergata per gli enti locali dell’isola all’anno successivo, salvo poi affidare ad una circolare la facoltà di adottarla o meno nello stesso anno 2015.
È stato sufficiente far sì che la stragrande maggioranza dei comuni approvasse il bilancio di previsione 2015 negli ultimi mesi, in tanti casi nell’ultima settimana e, negli altri, quasi per ironia, nell’ultimo giorno dell’anno.
Ma i guai, purtroppo, non sono finiti lì. Anche il gestore informatico/finanziario del nostro comune (e di altri 400 sparsi in Italia), pur annoverando al suo interno tanti esperti di bilancio, si è trovato impreparato a gestire l’impianto rivoluzionario della nuova contabilità.
Si è stati costretti, dopo vani ed infruttuosi tentativi degli uffici finanziari del Comune, ad arrivare ad una vera e propria diffida per essere messi nelle condizioni di operare. Si è arrivati così all’ultimo quadrimestre dell’anno 2016.
Si ritorna a dire poi dell’assetto organizzativo del settore finanziario. Oltre a degli impiegati, capaci, volonterosi, che colgo oggi l’occasione di ringraziare, l’unico funzionario contabile a disposizione per la redazione del documento contabile-finanziario è stato il responsabile del servizio bilancio (tralascio, al momento, i ringraziamenti per l’opera svolta finora agli impiegati e ai funzionari degli altri servizi).
Nella seconda parte del mese di dicembre 2016, si arriva così alla prima delibera di approvazione del conto consuntivo da parte del Commissario Straordinario, con i poteri della giunta.
È noto a tutti che il Collegio dei revisori ha 20 giorni di tempo per esprimere il proprio parere a riguardo. Il Collegio a febbraio 2016 esprime il proprio parere non favorevole (per la verità, dopo la rivisitazione del documento contabile da parte degli uffici finanziari, esso esprimerà, per una seconda volta, il proprio parere contrario).
Si coglie l’occasione, proprio perché siamo anche al consuntivo dell’azione amministrativa, che prospetta all’organo consiliare questo nuovo documento, di ringraziare anche il Collegio che, anche se con un rigore non trascurabile, ha permesso di migliorare un documento (sempre perfettibile).
Si arriva così alla terza edizione del documento. Anche su questo documento arrivano delle criticità, riassunte nell’espressione di un nuovo parere contrario. Il centro delle critiche dell’organo di controllo vertono principalmente sulla composizione del risultato di amministrazione.
Su questo, non si vuole annoiare quei consiglieri che hanno seguito attentamente la questione, continuandone a discettare sull’argomento.
Ci si limiterà a dire che le ragioni degli uffici finanziari poggiano su una chiara sentenza delle Sezioni riunite della Corte dei conti in sede giurisdizionale (sulla quale si chiede ai consiglieri di presentare uno specifico emendamento, per registrarne appieno l’impatto sul documento in approvazione), nonché sul recentissimo parere dell’IFEL (società affiliata all’ANCI, che ha al suo interno gli esperti che hanno redatto la riforma della contabilità), che interpellata dagli uffici finanziari, per un’”interpretazione autentica” sul punto controverso, hanno dato ragione alla costruzione fatta dagli uffici in merito alla composizione del risultato di amministrazione.
Ad ogni modo, la persistente, assenza dell’approvazione del conto consuntivo 2015, presupposto per l’approvazione del bilancio triennale di previsione 2016/2018, impedisce l’arrivo dei trasferimenti statali, la costruzione di un nuovo (e più efficiente) impianto organizzativo-funzionale dell’Ente e, per finire, uno strumento di leva fiscale, che favorisca una politica redistributiva della ricchezza, attraverso serie politiche socio-assistenziali.
Si ricorda (solo per la precisione) a chi, qualche giorno indietro, ha detto che “non è accettabile ma solo mortificante un’approvazione forzata fatta solo dieci giorni prima delle elezioni”, che il documento, che si auspica dovrebbe essere discusso il 30 maggio 2017, è stato trasmesso al Presidente del Consiglio comunale il 6 aprile 2017. Conoscendo l’onesta intellettuale della persona che ha così esternato, forse solo la sua prolungata (e sicuramente non voluta) assenza dalle commissioni e dal Consiglio comunale può giustificare le sue parole.
Non vi è, comunque, intenzione di mettere in gioco personalismi in merito alla vicenda che ci vede coinvolti. A maggior ragione chi scrive, che ha competenze di tipo giuridico-amministrativo e non certamente economiche, si può rallegrare nel vedere riconosciute le argomentazioni costruite in merito dagli uffici finanziari.
Anzi, ritengo che sia utile ricordare le parole riportate da un quotidiano, di Papa Bergoglio: “Tanti TU diventano NOI e quando questo avviene quel NOI universale determina la rivoluzione”.
C’è un vecchio canto natalizio tedesco che così recita: “Die ist der Tag, den Gott gemacht”.“Questo è il giorno che Dio fece”.
Questo è il personale auspicio. L’alternativa sarebbe: “(…) anstatt, Der Tag ist dunkel”. “Il Giorno è buio”.

0
HeartHeart
0
HahaHaha
0
LoveLove
0
WowWow
0
YayYay
0
SadSad
0
PoopPoop
0
AngryAngry
Voted Thanks!

Commenti

commenti