Sostenuta dalle 8mila firme raccolte da Vita.it, ha ottenuto il dietrofront del governo
Bravi disabili: la vostra è una vittoria su tutta la linea. La commissione Bilancio al Senato ha approvato un emendamento che di fatto ha ripristinato la situazione precedente per le percentuali di invalidità e l’accompagnamento (il testo comunque dovrà essere approvato anche in Parlamento). L’annuncio è arrivato ieri nel corso della manifestazione delle persone disabili organizzata da Fand e Fish che si è svolta in Piazza di Montecitorio. Alla manifestazione presenti moltissime associazioni e alcuni confaloni comunali. In tutto circa 4mila persone secondo gli organizzatori (meno, al solito, secondo la Questura) in rappresentanza anche dei quasi 8mila che hanno sottoscritto la petizione lanciata da Vita.it.
Missione impossibile? Era scettico perfino il sottosegretario Gianni Letta. Difficile far cambiare idea a Tremonti, si era lasciato sfuggire parlando con i rappresentanti delle associazioni delle persone con disabilità che, di fronte all’emendamento che innalzava all’85% la soglia della disabilità, si erano messe sul piede di guerra. Affrontando una missione da molti ritenuta impossibile. Così non è stato fortunatamente. In moltissimi, nonostante le difficoltà e la gran calura, hanno scelto di essere alla manifestazione (molti gli slogan: «Tremonti forte con i deboli e debole con i forti», «toglieteci l’accompagnatore ma dateci le vostre autoblu») e hanno ascoltato la diretta dei lavori in Commissione. Una diretta (coordinata da Franco Bomprezzi, giornalista di Vita) caratterizzata anche da colpi di scena. L’opposizione ha presentato un primo emendamento; la maggioranza ne ha contro-proposti una decina. Nel frattempo il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, ha chiesto l’esame di un suo emendamento (sulla possibilità di ricorrere a magistrati in pensione), facendo slittare ulteriormente il confronto sulle novità che tanto hanno fatto arrabbiare i disabili. «Grazie Alfano, per averci tenuto qui sotto il sole di Roma», ha gridato qualcuno.
Una manifestazione vivacissima Così passavano i minuti. Tra interventi dal palco (anche di rappresentanti delle opposizioni, oltre che delle diverse associazioni), notizie circa il procedere dei lavori nel Palazzo, traduzioni nella lingua dei segni, fischi e strombazzate (anche qui suon di vuvuzuela). C’è stato un momento di particolare intensità quando i confaloni della Provincia dell’Aquila e del Comune dell’Aquila sono arrivati davanti al Parlamento (reduci dai tafferugli scoppiati a poca distanza e che oggi sono su tutti i giornali).
Poco dopo è passato dalla piazza anche il ministro della Salute, Ferruccio Fazio. «Ministro venga qui a portare i suoi saluti ai disabili» lo ha invitato Bomprezzi. Fazio però ha scelto di ignorare i manifestanti: «Evidentemente ha qualche problema di udito», ha commentato il cronista, «ragazzi, ci vuole anche un po’ di ironia»… Un sintomo in ogni caso di difficoltà: un ministro della Salute che ignora una manifestazione di disabili… Non è un bel vedere. Anche a lui fischi e vuvuzuela. Meritati.
Alle 12.30 circa l’annuncio «Amici, amiche: siamo riusciti in una impresa disperata» ha annunciato Pietro Barbieri, presidente della Fish (accanto a lui Giovanni Pagano, che guida la Fand): «siamo riusciti a far fare un passo indietro a Tremonti. Ce l’ha abbiamo fatta. Ma adesso andiamo avanti. Abbiamo chiesto un tavolo subito con il Tesoro perché vogliamo eliminare la questione dei falsi invalidi e andare dritti verso l’inclusione dei disabili in questo paese. Vi ringrazio tutti. Non ho proprio più voce…». Un successo reso possibile aveva sottolineato poco prima Giovanni Pagano grazie alla unità dimostrata dalle associazioni. Una unità, ha sottolineato in chiusura Franco Bomprezzi, «che è quello che chiedono le persone disabili per portare a casa nuovi risultati».