Ha preso il via a Termini Imerese l’edizione 2011 del Carnevale Termitano, il più antico di Sicilia. Questa mattina alla sala La Barbera del Comune di Termini Imerese si è svolta la tradizionale cerimonia di consegna delle chiavi al Nannu ca’ Nanna, le maschere storiche della manifestazione da parte del sindaco della città, Salvatore Burrafato. Fino all’otto marzo, martedì grasso, la città sarà in festa tra spettacoli, concerti, degustazioni, visite guidate al patrimonio storico-artistico della cittadina, iniziative dedicate ai bambini e le immancabili sfilate dei carri allegorici, sette in tutto, costruiti dagli artigiani locali che, da generazioni, si tramandano l’arte della lavorazione della cartapesta. Quest’anno il Carnevale ha una chiara impronta di denuncia sociale, a partire dallo slogan, Resterete senza fiat…o!, che intende tenere alta l’attenzione sulla vertenza Fiat. Il Carnevale è una festa con un grande significato sociale – ha detto Salvatore Burrafato, sindaco di Termini Imerese – e per noi rappresenta soprattutto la difesa del lavoro e delle prospettive dei nostri giovani. Lo faremo con tutte le nostre forze e tutte le nostre idee senza togliere i momenti di spensieratezza tipici di questi giorni a tanti bambini, che aspettano le maschere di U nannu ca’ nanna. Senza dimenticare che, anche nei momenti più difficili, l’ironia può trasformarsi in uno strumento di denuncia sociale contro chi usa l’arroganza per realizzare i propri progetti. Il sindaco ha inoltre annunciato una collaborazione futura con i Carnevali di Sciacca e Acireale con i quali potere realizzare azioni sinergiche per la promozione della tradizione carnascialesca siciliana ma anche per la valorizzazione dei centri termali e la destagionalizzazione del turismo.
Secondo Maurizio Agnello, assessore alle attività turistiche del Comune di Termini Imerese, la manifestazione è un importante patrimonio di tradizione, storia, cultura e arte che identifica la nostra comunità per quelle radici che ci portano indietro nel tempo al lontano 1876. Quest’anno – ha aggiunto – la nostra rassegna è sbarcata alla Bit, la Borsa internazionale del turismo di Milano. E’ stata un’importante vetrina che ha regalato al nostro territorio tanta visibilità e l’attenzione dei media nazionali.
Alla cerimonia è intervenuto, tra gli altri, anche lo showman Sasà Salvaggio che, insieme ad Eliana Chiavetta, condurrà le sfilate dei carri allegorici, in programma sabato e domenica alle 16, quando i carri allegorici sfileranno per le vie di Termini bassa e martedì 8 marzo a Termini alta. A giudicare i carri in gara una giuria popolare, i cui 10 componenti sono stati sorteggiati questa mattina (Pasquale Isgrò, Massimo Lo Presti, Liborio Vitale, Salvatore Agostino Chierchiaro – segretario -, Paola Graviano, Pietro Napoli, Lidia Miraglia, Maria Cristina Peri, Salvatore Scaccia e Antonina Amodeo – presidente.) e una giuria tecnica, guidata da Vincino, uno dei maggiori disegnatori satirici italiani che firma pungenti vignette sul quotidiano Il Foglio e composta dal comico Giovanni Cacioppo e da Francesca Spatafora, direttore del Parco archeologico di Himera.
Sono intervenuti alla cerimonia anche Viviana Raja, curatrice del cerimoniale dei nanni, in rappresentanza della famiglia La Rocca, proprietaria delle maschere e alcuni rappresentanti dei maestri cartapestai. Nando Cimino, storico del Carnevale Termitano, ha anticipato alcune rime del tistamentu du Nannu 2011 dedicate alla vertenza Fiat: Da Fiat vu ggiuru un vulissi cchiù parrai ca certu senza ciatu m’attocca d’arristari; pi Termini si dici cc’è ora cchiù chiarizza, ma ancora un si capisci si è cutini o sasizza, ancora nun si sapi cu si l’avi a maritari e si ci’annu a fari machini o puru lampadari. Ca scusa di la crisi ormai pi l’operai ci sunnu tempi duri a unni vai vai; li guai comu sempri su pi tanti sventurati ca’ la pigghinu d’arreri puru quannu su assittati.
Ad animare la cerimonia i due vecchietti del Nannu ca’ Nanna, con la loro consueta allegria, che durante la settimana visiteranno le scuole della città.
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