Ieri si è tenuta la commissione elettorale per la scelta degli scrutatori in vista del referendum del 17 aprile. La commissione era composta dai consiglieri di maggioranza Sunseri (Futura Termini) e Urbano (PD) e di minoranza Sinatra (Movimento 5 Stelle) e dall’assessore Cecchetti come delegato del Sindaco.
In data 18 marzo avevo protocollato agli uffici ed agli altri membri della commissione la richiesta affinché si utilizzasse il metodo del sorteggio degli scrutatori iscritti all’albo, al fine di massima trasparenza e come garanzia d’imparzialità. Ovviamente, come prevedibile, gli altri due membri della commissione e il delegato del sindaco hanno preferito utilizzare il metodo della nomina diretta e si sono presentati con i loro elenchi già pronti. Io, imperterrita, ho preferito sorteggiare i numeri corrispondenti ai nominativi. Ho sorteggiato studenti , casalinghe, operai , disoccupati ed impiegati ma nessuno dei miei “nominativi sorteggiati “ è stato valutato e votato dai membri della maggioranza, eccetto uno che è passato solo per un mero errore dovuto alla distrazione di uno di loro. Ringrazio gli uffici per avere preparato quasi 3000 biglietti. Se si fosse scelto di sorteggiare gli scrutatori, avremmo concluso le operazioni in meno di un’ora ed invece avendo preferito il metodo nominale con relativa votazione abbiamo impiegato più di tre ore . Quello a cui ho assistito ieri pomeriggio, sebbene la legge lo consenta , è ciò che di più lontano c’è dal concetto di imparzialità. In molti altri comuni si è provveduto al sorteggio e se anche si sono favorite le categorie deboli, si è sempre provveduto per tempo a far si che i cittadini disoccupati o con isee basso, fornissero relativa documentazione per procedere poi comunque ad un sorteggio per categorie. A Termini Imerese invece rimane solido il vecchio sistema che rafforza inevitabilmente il legame tra consigliere e nominato.
Manuela Sinatra