Comunicato Stampa congiunto ANPI – Comitato 25 Aprile Termini Imerese

Nell’esprimere alla professoressa Rosa Maria Dell’Aria la massima solidarietà, la sez. ANPI e il Comitato 25 Aprile di Termini Imerese condividono le preoccupazioni di tutti coloro che, nelle modalità di intervento della burocrazia scolastica e della Digos al Vittorio Emanuele III di Palermo, vedono un attacco alla libertà di insegnamento e, più generalmente, alla stessa libertà di espressione, ambedue costituzionalmente garantite. La gravità di quanto accaduto è accentuata dalla sequenza quasi quotidiana di episodi in cui comportamenti legittimi di liberi cittadini sono tempestivamente troncati dall’intervento delle forze dell’ordine, mentre in tutto il paese si moltiplicano manifestazioni di gruppi e organizzazioni di estrema destra in palese e provocatoria violazione delle norme che le vietano e le sanzionano. Colpisce in particolare la prontezza con cui un gigantesco apparato -che va da un sottosegretario del MBC fino all’Ufficio scolastico regionale, al direttore dell’ambito territoriale di Palermo e alla Polizia di Stato- si sia mobilitato per “punire” una docente di specchiata carriera e un gruppo di adolescenti, colpevoli di avere accostato le leggi razziali del 1938 ai provvedimenti contro i migranti dell’attuale governo, che com’è noto hanno il loro principale assertore e sostenitore nel ministro degli interni e nel partito che rappresenta. Provvedimenti e direttive in cui, non un docente e un gruppo di ragazzi, ma l’Alto Commissariato dell’ONU ha individuato numerose violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale e che dunque, nello stile della democrazia e nel rispetto delle prerogative della scuola, avrebbe tutt’al più potuto suggerire la richiesta di un confronto ulteriore di fatti e di opinioni. Nei termini in cui tutto è avvenuto, non è possibile evitare la sensazione di una sistematica azione di contenimento, se non di vera e propria intimidazione, nei confronti di legittime valutazioni di fatti e di altrettanto legittime manifestazioni di dissenso e di critica, che costituiscono i presupposti irrinunciabili della convivenza democratica. Mentre chiediamo a chi di dovere di accertare se la sanzione adottata dal direttore dell’ufficio scolastico di Palermo non abbia obbedito a sollecitazioni che travalicano le norme e le procedure che regolano l’addebito di responsabilità ai lavoratori della scuola, chiediamo l’immediata restituzione della professoressa Dell’Aria al suo insegnamento; invitiamo docenti e studenti a rafforzare la consapevolezza della straordinaria importanza della libertà culturale e didattica di chi studia e lavora nella scuola; ribadiamo che i principi costituzionali su cui è fondata la Repubblica non consentono che istituzioni e apparati dello Stato siano impegnati nella tutela di ruoli e posizioni politiche di parte, ma solo nella difesa dei diritti dei cittadini e del libero confronto democratico.

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