Commissario Lo Presti: impossibilità di tenere informata la Cittadinanza circa l’andamento del propagarsi dell’infezione virale denominata COVID-19

Gentilissimi, con rammarico Vi comunico l’impossibilità di tenere informata la Cittadinanza circa l’andamento del propagarsi dell’infezione virale denominata COVID-19, in assenza di qualsivoglia comunicazione ufficiale, proveniente dai competenti dipartimenti sanitari.
Intendo associarmi, pertanto, all’allarme lanciato da numerosi Sindaci della Provincia di Palermo nella giornata di ieri, poichè essere tenuti all’oscuro non favorisce l’adozione di misure adeguate alla tutela della salute dei Cittadini. Sarà mia cura tenerVi informati di ogni ulteriore comunicazione.
RaccomandoVi sempre di stare a casa ed evitare ogni contatto #andràtuttobene.
Il Commissario Straordinario
Antonio Lo Presti

Per comprendere le parole del Commissario Straordinario di Termini dott. Lo Presti abbiamo attinto alla polemica sollevata da qualche ora dai sindaci della provincia di Palermo riportata da varie testate regionali:
“La mancata comunicazione dei casi di positività al Covid-19 non ci consente di prendere le misure adeguate per tutelare la salute dei nostri cittadini”. E’ quanto denunciano 45 Sindaci del Palermitano in una nota indirizzata al Presidente della Regione, Nello Musumeci, all’assessore alla Salute, Ruggero Razza, al Prefetto di Palermo, Antonella De Miro, e al direttore dell’Asp palermitana.
“Non vogliamo fare polemica in questo momento delicato – spiega il sindaco di Cinisi, Giangiacomo Palazzolo, che ha coordinato l’iniziativa – ma ci sembra assurdo che nessuno di noi abbia comunicazioni ufficiali su casi di Coronavirus nei nostri territori. Non sappiamo chi sono e quanti sono, abbiamo solo delle conferme non ufficiali. In quanto sindaci – continua Palazzolo – siamo anche autorità sanitaria locale che in caso di emergenza sanitaria ed in materia di igiene pubblica possono emanare ordinanze urgenti e prendere tutte le misure adatte per tutelare la salute dei cittadini”. I quarantacinque primi cittadini della Provincia di Palermo nella loro nota ai vertici di Regione, Prefettura e Asp chiedono di “intervenire urgentemente affinchè sia attuato, in modo permanente, un protocollo di comunicazione ai Sindaci dei procedimenti diagnostici”.

Le richieste avanzate dai sindaci sono dunque le seguenti:
– aumento dei tamponi anche per gli asintomatici che per motivi di lavoro devono essere controllati perchè potenzialmente a contatto con molte persone;
– l’esercito su strada perchè con le sole forze di polizia municipale e di stato al momento già impegnati nei controlli alle persone in quarantena e altri servizi giornalieri non riescono anche a gestire la mole di persone che esce da casa senza giustificato motivo;
– informazione sulla situazione reale nel territorio cittadino sui malati, i ricoverati o i positivi in genere.

La lettera oltre che dal sindaco di Cinisi è stata sottoscritta dai sindaci di Balestrate, Campofiorito, Piana degli Albanesi, Cefalà Diana, Prezzi, Ficarazzi, Alia, Trappeto, Santa Cristina Gela, Bompietro, Palazzo Adriano, San Giuseppe Jato, Altofonte, Godrano, Baucina, Chiusa Sclafani, Montemaggiore Belsito, Camporeale, Contessa Entellina, Campofelice di Roccella, Valledolmo, Gratteri, Sciara, Trabia, Campofelice di Fitalia, Petralia Sotana, Lercara Friddi, Villafrati, Cerda, Roccapalumba, Vicari, Isola delle Femmine, Carini, Collesano, Bolognetta, Misilmeri, Isnello, Pollina, Altavilla Milicia, Terrasini, Belmonte Mezzagno, Montelepre, Monreale e Roccamena

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