Il 6 gennaio 1980, in circostanze poco chiare, il governatore siciliano Piersanti Mattarella fu ucciso a bordo della sua auto, in via Libertà, a Palermo. Mancavano pochi mesi alla fine del suo mandato. La vicenda, su cui provò a far luce anche Giovanni Falcone (fu l’ultimo atto investigativo del magistrato palermitano prima della strage di Capaci), ebbe molto di controverso. E solo dopo la morte di Falcone alcuni collaboratori di giustizia, su tutti Buscetta e Mutolo, lo collegheranno esclusivamente a Cosa Nostra. Ma a quasi quarant’anni da quell’uccisione efferata, c’è un regista siciliano, Aurelio Grimaldi, che ha deciso di scrivere una sceneggiatura, affidandosi a testi e documenti dell’epoca, per accendere un riflettore sulla fine del fratello dell’attuale presidente della Repubblica.
Grimaldi, scrittore, regista e sceneggiatore nato a Modica, nel Ragusano, ha riunito un cast d’eccezione, molto siciliano, in cui figurano Leo Gullotta, Nino Frassica, Tuccio Musumeci, Pino Caruso, Pippo Pattavina, Toni Sperandeo, Donatella Finocchiaro, Lucia Sardo e Guia Jelo. Grimaldi da anni raccoglie materiali sul caso Mattarella. Tra i personaggi del film anche Sergio Mattarella e Pietro Grasso, che quel 6 gennaio 1980 era un giovane pm di turno e quindi titolare di inizio indagini sull’omicidio. Circondati da politici poi pluricondannati (Vito Ciancimino), uccisi dalla mafia per non aver rispettato suicidi per sensi di colpa (Rosario Nicoletti) e mafiosi come Stefano Bontade e Totò Riina. La pre-produzione de “Il delitto Mattarella” (è questo il titolo) inizierà il 4 febbraio a Palermo. Il film è co-prodotto da Cine 1 Italia e Arancia Cinema; con la partecipazione in qualità d’investitore esterno della società Edilizia Acrobatica Spa. Le riprese avranno inizio il 25 febbraio.
Ammiratore critico di Pier Paolo Pasolini, cui dedicherà tre opere, Grimaldi nasce come maestro elementare. Negli anni ’80 cominciò a scrivere alcune opere letterarie come Mery per sempre, che Marco Risi utilizzerà per un film di successo. La consacrazione cinematografica arriva nel 1994 con Le Buttane, opera tratta da un suo libro, che partecipò fra mille polemiche al Festival di Cannes e vinse il premio della critica a Rotterdam. Il tema dello “scandalo” è il fil rouge della sua produzione cinematografica, che nel ’98 lo porta a dirigere il celebre (e criticato) Il macellaio con Alba Parietti. Si ravvede con Iris (2000) e va avanti con produzioni a basso costo. La sua trilogia su Aldo Moro si ferma per il fallimento della produzione. Ora Grimaldi ci riprova con Piersanti Mattarella, un’altra vittima della scia di sangue che ci hanno lasciato in eredità gli anni ’80.
Ci sono anche gli allievi della scuola di cinema Piano Focale di Palermo sul set del film “Il delitto Mattarella” per la regia di Aurelio Grimaldi. Il film è inspirato alla vita di Piersanti Mattarella.
Le riprese del film sono già iniziate. Gli studenti avranno la possibilità di partecipare alle riprese del film passando da un’aula scolastica, dove si insegnano venti materie della settima arte, ad un vero e proprio set cinematografico. È frutto di un accordo tra la casa di produzione “Arancia Cinema” e la Scuola di Cinema “Piano Focale Eikona Film”.
Oltre agli studenti faranno parte della troupe cinque insegnanti di Piano Focale: Gianni Cannizzo (direttore di produzione), Barbara Anselmo (reparto costumi), Gabriele De Palo (reparto fotografia), Mimmo Giubilaro (reparto produzione) e Aurelio Grimaldi (regista e sceneggiatore). “Frequentare nella propria città una scuola di cinema come Piano Focale – spiegano – è un’occasione unica perché dà ai giovani la possibilità di studiare il cinema senza dover andare fuori dalla Sicilia”.
Da una Fiat 127 escono i due sicari, i giovani volti degli attori palermitani Vittorio Magazzù e Domenico Ciaramitaro. Uno sparo e poi il sangue sull’allora presidente della Regione, davanti alla sua famiglia, compresi i figli Maria e Bernardo, nel film Alessandra Guaiardito, 24 anni, e Nicasio Catanese, 30enne diplomato all’Inda di Siracusa e già fresco volto della tv con la fiction “Il cacciatore”. Tra i familiari anche la suocera di Mattarella, l’attrice Elena Pistillo. “Siamo liberi di inventare pur rappresentando una realtà autentica”, dice il regista Aurelio Grimaldi, che per il suo film girerà anche nei paesi di Corleone, Castellammare, Tusa per poi tornare a Palermo all’Ucciardone, per terminare le riprese entro il 10 aprile nella corsa per presentarsi al festival di Venezia. “Abbiamo lavorato con la compagnia teatrale dell’istituto penitenziario, includendo nelle scene i detenuti. Uno di loro sarà anche un personaggio importante del film”. E tra i primi attori a essere impegnati nelle riprese, ci sono anche Francesco La Mantia, che interpreta Sergio Mattarella, Leo Gullotta, nel ruolo del deputato regionale democristiano Rosario Nicoletti, e ancora Lollo Franco, che vestirà il ruolo di Michele Sindona. La troupe si sposterà in via Angiò, per girare la scena dell’omicidio di Pio La Torre.
Per tutti i giorni di ripresa, a preparare i pasti per l’intera troupe di operatori e attori sono le donne di Benin City e Danisinni, “due realtà con cui – dice il regista – abbiamo voluto collaborare per essere ancora più vicini al territorio, non solo raccontando gli anni di mafia del passato, che non vanno dimenticati, ma soprattutto investendo su realtà che questa terra tentano di cambiarla”.