Cede muro Romano a Termini Imerese, è polemica tra Comune e SiciliaAntica

«L’ennesimo schiaffo alla memoria storica della città». A Termini Imerese un tratto di muro di età romana in opus reticolatum risalente al I secolo d.C. risulta ulteriormente danneggiato perché lasciato nell’abbandono più totale: la denuncia arriva da SiciliAntica, che ha inviato una lettera alla Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali di Palermo chiedendone l’intervento, puntando il dito contro quella che viene definita «una pessima amministrazione cittadina» e attribuendo l’ulteriore degrado dell’opera reticolata sulla via Paolo Balsamo (meglio nota come «Serpentina») all’attività di diserbo dell’area.

SCHIAFFO ALLA MEMORIA – «Quanto accaduto è l’ennesimo schiaffo alla memoria storica della città – sottolinea Alfonso Lo Cascio, della presidenza regionale di SiciliAntica – ed è il segno dell’incapacità di saper tutelare il proprio passato. Un altro simbolo originale della presenza Romana nel territorio rischia di scomparire grazie all’incuria ed una certa dose di negligenza».

LE ACCUSE ALL’AMMINISTRAZIONE – Lo Cascio parla apertamente di «una pessima amministrazione cittadina» che «in questi anni non ha saputo elaborare una adeguata politica di salvaguardia, al di là delle ridicole strombazzate mediatiche, inadatta a svolgere il proprio ruolo, e che ha permesso che i resti più significativi del passato della comunità potessero essere impunemente danneggiati, rovinati o distrutti».

LA REPLICA DEL PRIMO CITTADINO – Accuse ben precise quelle dell’associazione che trovano la replica piccata di Salvatore Burrafato, sindaco di Termini Imerese: «Mi sono subito attivato e ho disposto un immediato sopralluogo effettuato congiuntamente dai tecnici comunali Donaldo Di Cristofalo e Roberto Tedesco che hanno, con meticolosità, fotografato l’area oggetto della denunzia di SiciliAntica ed hanno avuto modo di confrontarle, tempestivamente, con altre foto risalenti al novembre 2012 effettuate dagli uffici comunali. La valutazione che ne traiamo – dichiarano Burrafato e i due tecnici comunali – è che non ci sia alcun danneggiamento». Il primo cittadino di Termini osserva che «il paramento è esposto, da 2.000 anni, alle intemperie, che determinano una erosione differenziale della superficie in ragione della diversa consistenza del materiale (il tufo dei blocchetti risulta più tenero della malta che li integra). Cosa tutto questo c’entri con le operazioni di diserbo eseguite nei giorni scorsi – conclude Burrafato – non è dato saperlo. Siamo ancora una volta dinanzi al solito modo di far denuncia di SiciliAntica».

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