Caso ex Bertone, il fronte si sposta in Sicilia Marano: Nessuna spaccatura in Fiom. Su Termini auspichiamo l’unità sindacale

La Fiom è spaccata? Secondo la Marcegaglia sì, secondo Landini, no. Anzi è Confindustria a perdere pezzi, come dimostra il caso newco Fiat si può evitare di aderire, dichiara il segretario generale della Fiom alla Stampa. Anche se la lotta di classe in senso stretto sembra ormai un ricordo lontano, in questi mesi lo scontro tra i padroni e gli operai non conosce tregua e si articola su diversi fronti. Dopo Pomigliano e Mirafiori si è spostato alla ex Bertone. Qui hanno vinto i sì al referendum proposto dalla Fiat che ora dovrebbe investire nello stabilimento dove l’adesione al sindacato dei metalmeccanici sfiora il 75 per cento.

Secondo la Fiom si è trattato di un doppio ricatto imposto dall’azienda ai lavoratori e i delegati del sindacato, che si sono poi dimessi, hanno preferito dare un’indicazione di voto favorevole per non mettere a rischio il futuro della fabbrica. Non ci sono spaccature in Fiom – dice Giovanna Marano, segretaria generale della Fiom Sicilia-. Ci possono essere delle interpretazioni diverse ma la linea del sindacato è sempre la stessa. Quella della ex Bertone è stata una condizione particolare dove i lavoratori hanno agito per legittima difesa, neutralizzando il diktat di Marchionne. Forse la Fiat si aspettava un risultato diverso, sottolinea Marano.

Ora il fronte si sposta su Termini Imerese. La Fiom esprime preoccupazione in merito alle trattative, mai partite, dove si dovrà discutere del destino di 2.200 lavoratori che aspettano delle risposte. Siamo già a maggio. Il 31 dicembre si avvicina sempre di più, dice Marano che aggiunge: Abbiamo avuto diversi incontri a Roma dove sono state presentate alcune proposte ma al momento non abbiamo nessuna certezza.

Landini intanto afferma che se non ci saranno novità sulla riapertura del tavolo delle trattative su Termini, la Fiom intende ridare una dimensione nazionale al problema. È ancora presto per dire quali saranno nel dettaglio le nostre prossime iniziative. Intendiamo attivare un percorso unitario con le altre sigle sindacali per dare una risposta alle preoccupazioni di tutti i lavoratori, conclude Marano.

Fonte: Siciliainformazioni.com

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