Le attività di ristorazione, in special modo bar e ristoranti continuano a subire su tutto il territorio nazionale forti restrizioni legate alle limitazioni di orario con possibilità di solo asporto e consegna a domicilio.
Una situazione questa che mette a dura prova il settore, già profondamente segnato dalla prima ondata dell’emergenza, che sta mostrando un forte incremento del numero di cessazioni e pesanti perdite di fatturato. Non è secondario segnalare, inoltre, come ciò determini una concatenazione di effetti, in grado di incidere in negativo su più rami dell’agroalimentare, ergo del Made in Italy.
Si stima che soltanto l’invenduto concernente vini ed alimenti abbia raggiunto, lo scorso anno, un valore pari a 9,6 miliardi di euro. Una filiera – quella dell’agroalimentare – cui si collega il destino di circa 4 milioni di posti di lavoro. In attesa di vedere quali saranno le determinazioni del Governo e soprattutto se le condizioni epidemiologiche consentiranno effettivamente una progressiva riapertura a breve di alcune attività _ tra le quali quelle della ristorazione _ le Organizzazioni dell’artigianato hanno inoltrato nei giorni scorsi alla politica un documento unitario per la riapertura in sicurezza delle attività del settore (bar, ristoranti, pizzerie, pasticcerie, gelaterie, etc.).
Nel documento, che vi trasmettiamo in allegato per opportuna conoscenza, si evidenzia in particolare come dal punto di vista dell’evidenza epidemiologica certamente non si possa imputare a bar e ristoranti e alla ristorazione in genere, se l’andamento dei contagi rimane nell’ordine del 7% giorno, visto che queste attività sono praticamente chiuse da prima di Natale. Viene inoltre rimarcata l’importanza di imprimere una forte accelerazione alla campagna di vaccinazione secondo le priorità e le regole disposte con il Piano nazionale.
Le Confederazioni dell’artigianato esprimono il forte auspicio che, terminata la vaccinazione delle fasce a rischio, possa essere prestata una attenzione particolare anche agli addetti (titolari e personale) delle categorie economiche come la ristorazione che hanno subito le maggiori restrizioni.
La Confederazione divulgherà nuove informazioni anche ad esito dell’iniziativa unitaria in oggetto.
ALLEGATO
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