Burrafato scrive a nuovo Ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani.

Mi sento di formularLe convinte felicitazioni per la notizia della Sua nomina che giunge in un momento particolarmente drammatico per la comunità di Termini Imerese. Non è possibile cancellare lo stabilimento Fiat di Termini Imerese ed il suo indotto che, attualmente, garantisce lavoro a circa 2200 operai. Il nostro comprensorio è già penalizzato da un livello di disoccupazione pari quasi al doppio della media italiana. Negli anni 70’ il nostro splendido litorale è stato messo a servizio del miraggio industriale che adesso rischia di svanire per mano di un piano che prevede la chiusura in Italia di un solo stabilimento: purtroppo quello più a Sud del Paese. Perdere 2200 posti di lavoro sarebbe una tragedia sia per le famiglie, sia per le nuove generazioni in cerca di occupazione. Mi risparmio comunque ulteriori considerazioni e riflessioni. Come è ovvio che sia sarà Sua cura documentarsi e avere piena contezza di quanto fatto sino ad oggi. In questi mesi, dal dicembre 2009 ad oggi, tanti viaggi della speranza al Ministero che adesso sarà Sua responsabilità guidare. Nelle interlocuzioni intercorse con le competenti delegazioni Ministeriali abbiamo colto la difficoltà a dare risposte concrete alle nostre richieste e alle nostre ansie. Siamo certi che ciò è stato in qualche modo determinato anche dalla mancata presenza costante di un Ministro della Repubblica che tra le Sue prerogative deve avere anche la piena responsabilità di dovere intervenire e risolvere le vertenze legate ai siti industriali in crisi come appunto Termini Imerese. Questa situazione è adesso affidata alla Sua azione ministeriale. Fra qualche settimana, entro il 30.11.2010, Invitalia avrà cura di definire la short-list delle manifestazioni di interesse disponibili al subentro nello stabilimento industriale di Termini Imerese e quindi torneremo a sederci al tavolo presso il Dicastero di via Veneto per iniziare, almeno così ci è stato detto e così auspichiamo, un confronto di merito per ricercare le prospettive possibili per il futuro industriale di Termini Imerese e per garantire gli attuali profili occupazionali. Avendo contezza di tale iter mi permetto di chiedere di incontrarLa da subito al fine di poter rappresentare in maniera concreta la fragilità sociale di questo territorio e per richiamare il Suo impegno di neo-Ministro della Repubblica al superamento della profonda crisi che vive Termini Imerese.

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