Si è tenuto oggi presso il Dicastero di Via Veneto la 3^ riunione del Gruppo di Coordinamento per monitorare lo stato di attuazione dell’Accordo di Programma per la reindustrializzazione del polo di Termini Imerese. La riunione si è tenuta proprio alla vigilia dell’incontro già fissato per il 7 settembre 2011 tra il Ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani ed il Presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo, per delineare un quadro aggiornato sullo stato delle proposte pervenute da parte delle imprese intenzionate a subentrare a Fiat a far data dal 1 gennaio 2012.
Alla riunione era presente la delegazione del MISE, della Regione Siciliana, di Invitalia e della Provincia di Palermo; il Comune di Termini Imerese era rappresentato dal Sindaco Totò Burrafato.
Il Gruppo di Coordinamento ha ratificato che le istanze di 3 delle 5 società che a suo tempo avevano manifestato interesse al processo di reindustrializzazione di Termini Imerese ( Lima Corporate S.p.A., Biogen Termini S.r.l., De Tommaso Automobili S.p.A) hanno prodotto la documentazione prevista oltre la data fissata (8 luglio 2011). Purtuttavia si è ritenuto di dover valutare positivamente l’ammissione delle 3 istanze così da consentire ad Invitalia di poter definire la valutazione entro la data dell’incontro previsto per il 7 settembre 2011.
Con questo pronunziamento del Gruppo di Coordinamento sarà consegnata nelle mani del Ministro Paolo Romani e del Presidente Lombardo la situazione aggiornata che deve portarli a definire a quale soggetto imprenditoriale dare fiducia assegnando in uso lo stabilimento industriale di Fiat.
Questo è un passaggio fondamentale – secondo il Sindaco Burrafato – per valutare gli effetti e la portata dell’Accordo di Programma che prefigura il reimpiego di tutti i lavoratori della Fiat e dell’indotto.
Tra le manifestazioni d’interesse, infatti, vi sono quella di Dr Motors e quella di De Tommaso che puntano entrambe ad avere in esclusiva gli impianti industrialidi Termini Imerese.
Proposte diverse con numeri diversi ed investimenti diversi che non possono coesistere e quindi è arrivato il momento delle decisioni.
Sulla scorta della valutazione sull’ammissibilità e sulla serietà delle 2 proposte bisogna che i titolari delle scelte si assumano la responsabilità di indicare quale proposta è davvero funzionale al superamento della grave crisi industriale di Termini Imerese.
Definita questa scelta, importante e non solo formale, bisogna avviare da subito con le parti sindacali dei metalmeccanici una discussione sulle modalità di reimpiego dei lavoratori della Fiat e dell’indotto.