Burrafato : no a nuovi aumenti dell’Imu

La Giunta Municipale guidata da Totò Burrafato ha rotto gli indugi ed ha approvato lo schema di Regolamento per l’applicazione dell’Imu, la nuova imposta sugli immobili, che da quest’anno sostituisce l’Ici. La parola, adesso, passa all’assemblea consiliare guidata dal Presidente Stefano Vitale.

Il funzionamento di questa imposta, definita impropriamente “municipale” (in quanto, com’è ben noto, buona parte del gettito sugli immobili diversi dalla prima abitazione confluirà nelle casse dello Stat), è stato oggetto di ampio approfondimento sia da parte dell’Amministrazione comunale, sia da parte degli Uffici comunali competenti. Alla fine – ha dichiarato il Sindaco Burrafato – siamo riusciti a trovare squadra non aggravando ulteriormente la pressione fiscale sui cittadini già colpiti dalla pesante crisi economica in atto e garantendo gli equilibri di bilancio.

A ciò si aggiunge il fatto che il Governo nazionale e quello regionale, con i vari provvedimenti susseguitisi nell’ultimo triennio, hanno operato ulteriori tagli nei confronti degli enti locali.

Nel caso del nostro Comune i trasferimenti statali del 2012 sono diminuiti di 1,3 milioni di euro rispetto al 2011 e di oltre 2,2 milioni di euro rispetto al 2010. La Regione, inoltre, non solo ha ridimensionato pesantemente i propri trasferimenti, ma non garantisce nemmeno la continuità dei pagamenti creando gravi crisi di liquidità.

Poiché l’IMU, con l’applicazione delle aliquote ordinarie previste dalla norma (4 per mille per l’abitazione principale e 7,6 gli per altri immobili) non garantisce per il 2012 i livelli di entrata che garantiva la precedente Ici nel 2011 inizialmente si era valutata la possibilità di aumentare lievemente le aliquote ordinarie dell’Imu per garantire in questo modo alle casse lo stesso gettito introitato dall’Ici nell’esercizio finanziario scorso. Tuttavia, come sopra accennato, le gravi condizioni socio-economiche della nostra Comunità  ci hanno indotto a non ritenere sostenibili per i termitani neppure una minima revisione delle aliquote ordinarie, pertanto l’Amministrazione ha deciso di proporre al Consiglio comunale l’adozione delle aliquote Imu ordinarie fissate dalla normativa nazionale, ossia il 4 per mille per le abitazioni principali (con una detrazione fissa annuale di € 200,00 e una detrazione variabile di € 50,00 per ciascun componente convivente inferiore ai 26 anni) ed il 7,6 per mille per gli altri fabbricati (il 50% di questa imposta spetta, si ribadisce, all’Erario e non al Comune).

Lo squilibrio derivato dalle minori entrate, dovuto alla decisione di non aumentare le aliquote Imu per non vessare ulteriormente i cittadini, sarà recuperato attraverso una puntuale e incisiva manovra contro l’evasione ed elusione fiscale che l’Amministrazione comunale si appresta a far partire, nel profondo convincimento ha precisato il Sindaco Burrafato che  in questo momento difficile più che mai “occorre pagare tutti per pagare di meno”.

L’impegno dell’Amministrazione Burrafato su questo tema, peraltro già sollevato in seno all’Anci nazionale e siciliana, proseguirà con continui richiami alle Istituzioni competenti, affinchè l’autonomia gestionale/finanziaria delle Amministrazioni locali, fortemente ridotta dai vincoli dettati dal Patto di Stabilità, sia al più presto ripristinata.

“Non è più tollerabile – ha precisato il Sindaco Burrafato – questo indirizzo del Governo Monti – che porta i Comuni a far cassa chiamando gli Amministratori locali a svolgere il ruolo di esattori o peggio di gabellieri.”

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