Burrafato: Fiat non può sperare di contrattare al ribasso i trattamenti di mobilita incentivata

La recente dichiarazione di Marchionne di voler disdire tutti gli Accordi sindacali in vigore in Italia a partire dal 1 gennaio 2012 – secondo il sindaco di Termini Imerese, Totò Burrafato – è conseguenza diretta della scelta del Lingotto di uscire da Confindustria. Entrambe le dichiarazioni confermano l’importanza dell’incontro di mercoledì 23 per la definizione del quadro degli altri ammortizzatori sociali e della mobilità incentivata a tutela dei lavoratori di Termini Imerese che, per ovvie ragioni, non può che far riferimento alle tabelle vigenti in tutti gli stabilimenti del gruppo FIAT. Se Fiat vuole garantire il reimpiego o il pensionamento per tutta la forza lavoro (2200 addetti) non può sperare di contrattare al ribasso i trattamenti di mobilita incentivata

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