“Questa mattina le lavoratrici e i lavoratori si sono riuniti in assemblea davanti ai cancelli dello stabilimento Blutec di Termini Imerese. E’ stata un’assemblea molto partecipata, da cui è emersa grande preoccupazione per il futuro di tutti i 694 lavoratori, a cui si aggiungono i 300 dell’indotto. L’azienda non sta rispettando nessuno degli impegni assunti al Mise a metà dicembre su Metàsalute, sulla copertura di Cometa, sulla corresponsione del welfare aziendale e sul pagamento degli stipendi entro il 15 gennaio per i 130 lavoratori rientrati in fabbrica. L’azienda, inoltre, non sembra aver versato la prima rata a Invitalia di 4,5 milioni di euro, dei 21 milioni di euro in totale da restituire.
Il rischio è che salti tutto il percorso di reindustrializzazione e di rioccupazione che riguarda complessivamente 1000 lavoratori.
Riteniamo che questa situazione di incertezza possa creare problemi anche per il rinnovo della cassa integrazione per il 2019, su cui c’è già un accordo ma siamo in attesa del decreto. Oltretutto, per i 62 lavoratori della Ssa e della Manital, a cui è scaduta la Naspi il 31 dicembre 2018, nonostante l’impegno annunciato dal Ministro Di Maio, non si è proceduto al rinnovo.
Chiediamo un incontro urgente al presidente delle Regione Sicilia Musumeci, e nello stesso tempo incontreremo il Prefetto per sollecitare la convocazione di un tavolo ministeriale con il Ministro Di Maio.
Se la situazione non dovesse sbloccarsi, organizzeremo iniziative di protesta sotto la sede della Regione Sicilia”.
Lo dichiarano in una nota congiunta Michele De Palma, segretario nazionale della Fiom-Cgil e Roberto Mastrosimone, segretario generale Fiom Sicilia.
Blutec. De Palma – Mastrosimone (Fiom), è allarme rosso
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