Blutec: dal MISE nessuna risposta, sale la preoccupazione

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse 13-11-2014 Roma Politica Incontro tra Sindacati e Ministero dello Sviluppo Economico per AST di Terni Nella foto alcuni operai aspettano sotto al Ministero dello Sviluppo Economico Photo Fabio Cimaglia / LaPresse 13-11-2014 Politic Meeting between Unions and the Ministry of Economic Development for Terni's AST In the photo some workers waiting under the Ministry of Economic Development

Lo scorso 3 Aprile Fim, Fiom e Uilm hanno richiesto un incontro, sollecitato il 18 maggio, al Ministero dello Sviluppo Economico per la convocazione del tavolo relativo alla vertenza Blutec ed Ingegneria Italia, entrambe in Amministrazione Straordinaria. Dopo diversi colloqui avvenuti per vie brevi il Mise aveva garantito che il tavolo sarebbe stato convocato entro la scorsa settimana. Il 29 Maggio è scaduto il bando per le manifestazioni di interesse per la futura vendita di tutte le divisioni delle due società, compresa quella relativa al sito di Termini Imerese dove sembrerebbe siano stati presentati diversi progetti di rilancio. Sempre su Termini Imerese Fim, Fiom e Uilm hanno chiesto al Ministero di avere chiarimenti sull’accordo di programma dell’area di crisi complessa indispensabile al rilancio del sito e a garantire il futuro dei circa 700 lavoratori ex Fiat e di quelli dell’indotto.

Il silenzio del Ministero preoccupa poiché l’eventuale vendita del complesso delle attività di Blutec e Ingegneria Italia ha bisogno del tempo necessario per valutare le diverse soluzioni soprattutto nell’ottica della tutela dell’occupazione, del futuro delle lavoratrici e dei lavoratori e delle realtà industriali.

Non e ammissibile che dopo oltre quattro mesi e numerosi solleciti il Mise non ha ancora comunicato alle organizzazioni sindacali alcuna data. L’emergenza sanitaria non può giustificare la mancanza di risposte anche perché le modalità per svolgere in tutta sicurezza gli incontri ci sono come sta avvenendo su altre vertenze.

Il Ministro Patuanelli deve farsi carico della vertenza che vede coinvolti 1.200 lavoratori. Fim, Fiom e Uilm non permetteranno di vanificare tutti gli sforzi che le lavoratrici e i lavoratori e i Commissari Straordinari hanno messo in campo per salvaguardare posti di lavoro e attività industriali.

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