Blutec a Termini Imerese, ipotesi di accordo con Fca

E’ in programma il 7 luglio al ministero dello Sviluppo economico, a Roma, un vertice sullo stato di attuazione del piano industriale per il rilancio dell’ex fabbrica siciliana di Fca tra Blutec, la società che ha riaperto un anno fa lo stabilimento di Termini Imerese, e i sindacati.
Lo rende noto la Fiom, che auspica «una svolta per l’area industriale» dove da tempo Invitalia, l’advisor del Mise, ha dato il via libera al progetto da circa 95 milioni di euro per la produzione di componenti per auto, mentre ancora in stand by l’ok al secondo progetto di Blutec, che riguarda la produzione di veicoli ibridi ed elettrici nell’ex fabbrica del Lingotto, del valore di 190 mln di euro.
A Termini Imerese, secondo quanto riferiscono i sindacati, 123 ex operai su 699 ex Fca sono rientrati al lavoro, gli altri sono ancora in cig. Altri 47 dovrebbero rientrare 47, entro settembre; ulteriori 50, invece, entro dicembre.
L’ad di Blutec Domenico Di Cursi ha incontrato i sindacati a Termini Imerese per discutere dello stato di avanzamento del piano di reindustrializzazione per l’area. Blutec punta, secondo quanto riferisce la Fiom, all’elettrico:tra la società del gruppo Metec Stola e Fca, poi, sarebbero in corso trattative che dovrebbero traghettare alla chiusura di un accordo commerciale finalizzato alla trasformazione del Doblò, prodotto da Fca in Turchia, in veicolo commerciale elettrici, proprio a Termini Imerese.
«Aspettiamo che tra Blutec e Fca possano definirisi questi accordi – dice il segretario regionale della Fiom Roberto Mastrosimone – ad oggi abbiamo assistito solo a proclami, ci auguriamo che il 7 luglio al Mise questo percorso venga ufficializzato Continuiamo a chiedere la piena occupazione sia per gli ex operai Fiat che per i circa 300 operai delle aziende dell’indotto».
FONTE G.D.S.

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