Per chiarire le idee ad amministratori e cittadini su questo strumento di dignità, pubblichiamo un articolo uscito sulla rivista “GUIDA FISCO”, anche perchè era visibile tra gli amministrativi in consiglio comunale, grande confusione nel comprendere una mozione presentata e approvata in tal senso.
Il baratto amministrativo 2018 è uno strumento introdotto dal decreto Sblocca Italia, che offre la possibilità ai cittadini in difficoltà di poter saldare i propri debiti con il fisco, mettendosi a disposizione del Comune per eseguire lavori socialmente utili.
Sono molti i Comuni che stanno valutando tale possibilità, tra i tanti il Comune di Invorio, provincia di Novara che con la delibera del 2 luglio 2015 ha introdotto il primo regolamento sul baratto amministrativo e il Comune di Casale Marittimo, ultimo in ordine cronologico, ad aver approvato all’unanimità la mozione sul baratto.
Baratto amministrativo: quando è stato introdotto?
Il baratto amministrativo è stato introdotto con il decreto Sblocca Italia, articolo 24 del Dl 133/2014, che ha previsto per i comuni la possibilità di accettare, previa delibera, dettare uno specifico regolamento che definisca i criteri e le condizioni, la realizzazione di interventi di riqualifica del territorio, proposti da singoli cittadini o cittadini associati. Tali interventi, possono riguardare la “pulizia, la manutenzione, l’abbellimento di aree verdi, piazze, strade ovvero interventi di decoro urbano, di recupero e riuso, con finalità di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzati, e in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano.”
L’esenzione dal pagamento delle tasse locali grazie al baratto amministrativo, può essere concessa solo per un periodo di tempo limitato, a seconda del tipo di tributo da pagare e dell’attività di lavoro socialmente utile, criteri questi che devono essere decise direttamente dal Comune.
Baratto amministrativo: cos’è e come funziona?
Che cos’è il baratto amministrativo? Il baratto amministrativo 2018, è uno strumento che consente ai cittadini bisognosi di pagare tasse, tributi come TASI, IMU e TARI, e in generale i debiti con il fisco, con il proprio lavoro. In altre parole, attraverso lavori socialmente utili per il Comune, come ad esempio tagliare l’erba nei parchi, pulire le strade, prestare opere di manutenzione o recuperare e riqualificare aree e beni immobili inutilizzati, il cittadino che, per comprovati problemi economici non riesce a far fronte al pagamento delle tasse locali già scadute, può assolvere all’adempimento, eseguendo dei lavori per il Comune.
Come funziona il baratto amministrativo fiscale?
Per prima cosa il cittadino deve comprovare lo stato di disagio economico;
deve avere tributi locali scaduti;
deve fare richiesta al comune, per farsi accettare il baratto amministrativo, e cioè il consenso a poter pagare le tasse dovute, attraverso lo svolgimento di un’attività socialmente utile.
Baratto amministrativo regolamento Comune:
Il primo Comune a prevedere il nuovo strumento che consente di pagare le tasse con il proprio lavoro, è stato il Comune di Invorio in provincia di Novara, che in data 2 luglio 2015 ha provveduto a varare specifica delibera di regolamento baratto amministrativo. In base a tale regolamento, i cittadini possono proporre al Comune un progetto di pubblica utilità, e di sottrarre il suddetto impegno e lavoro, dal debito tributario dovuto nei confronti del Municipio.
Pertanto, ai cittadini a cui il Comune accetta il progetto, sarà accordato di pagare i tributi locali omessi e scaduti, ovvero, di contributi per inquilini morosi non colpevoli,con la propria prestazione di lavoro socialmente utile, ad integrazione di quella eseguita dai dipendenti comunali.
Il baratto amministrativo per il Comune di Invorio, è già attivo ed è stato anche già accordato ad un cittadino che dovrà lavorare, pulizia delle strade, per 4 ore al giorno per circa 2 mesi a 7,50 euro l’ora. Alla fine del progetto, il cittadino avrà maturato in totale 1.200 euro che andranno a copertura dei canoni di locazione della casa polare non pagati.
I requisiti baratto amministrativo fissati dal primo comune che ha introdotto la novità fiscale, sono:
Debito non superiore a 5000 euro;
Essere residenti maggiorenni nel Comune;
Avere un ISEE non superiore a 8.500 euro;
Che i debiti siano tributi comunali iscritti a ruolo non ancora pagati o che abbiano ottenuto contributi come inquilini morosi non colpevoli negli ultimi 3 anni.
Chi può pagare le tasse con il lavori socialmente utili?
Chi può pagare le tasse con il proprio lavoro? Per il momento solo i cittadini del Comune di Invorio, ma presto si uniranno anche altri comuni, visto che il Comune di Novara, il Comune di Marcellinara, nel catanzarese si stanno già muovendo per arrivare presto ad una delibera sul baratto amministrativo come sostegno ai cittadini in difficoltà economica. Iniziative queste, che potrebbero far nascere una nuova epoca tra fisco e contribuente, più orientato al venirsi incontro e cercare nuove soluzioni, che fatto di solleciti e cartelle di pagamento.
Pensiamo infatti ai pensionati con assegno sociale o con una pensione minima, ai giovani che a causa della crisi economica e occupazionale hanno perso il lavoro o sono in cassa integrazione, in mobilità o in disoccupazione ordinaria Naspi e che non riescono a far fronte al pagamento dell’affitto o dell’IMU, ecco il baratto amministrativo, consentirebbe loro non solo di saldare il proprio debito attraverso lo svolgimento di lavori socialmente utili, ma anche e soprattutto di non perdere la dignità di essere umano, di padre o madre, marito o moglie, di nonno e nonna, e di aumentare la fiducia nei confronti di uno Stato Italiano, ormai visto solo come oppressore, desposta e sanguisuga.