Nel salone delle conferenze del museo civico B. Romano, sabato scorso sono stati firmati quattro protocolli d’intesa per avviare quattro tirocini formativi per altrettanti ragazzi con sindrome di down a Termini Imerese. I quattro ragazzi sono: Alessandro Lercara, Antonio Onizzi, Marino Cusimano e Angelo D’Ascoli e fanno parte della sezione termitana dell’ Aipd (Associazione Italiana Persone Down). La firma è stata messa dal sindaco Totò Burrafato (per il Comune), da Agostino Moscato dell’Aipd (responsabile del Servizio Inserimento lavorativo) e dagli imprenditori Mario Genovese (Baglio Himera), Nicola Cascino (ditta Cascino), Cinzia Macaluso (La Lanterna) e Angelo Pusateri (Bar Operà). Alessandro Lercara inizierà l’esperienza di tirocinio nella ditta “Cascino”, Angelo D’Ascoli al “Bar Operà”, Antonio Onizzi al ristorante “La Lanterna” e Marino Cusimano al ristorante “Baglio Himera”. Un grande risultato che permetterà ai quattro ragazzi con sindrome di down di fare esperienza per immettersi nel modo del lavoro. Erano presenti anche il presidente del consiglio comunale Angela Campagna e gli assessori Donatella Battaglia e Paolo Cecchetti.
Subito dopo la firma dei protocolli d’intesa per tirocini formativi l’AIPD, l’AUSER di Termini Imerese e Napeè Ristorante hanno firmato l’accordo di collaborazione per il progetto “Mercato dei Saperi e Sapori”, che riprende con una nuova collaborazione, dopo il grande successo della stagione scorsa. L’idea centrale del progetto è la creazione di occasioni di incontri tra giovani con sindrome di down e i soci dell’AUSER di Termini Imerese, per uno scambio intergenerazionale che produca percorsi e strumenti di conoscenza e creatività reciproca, col presupposto che ognuno può offrire qualcosa di utile ad altri e che tutti hanno bisogno di qualcosa. Gli scambi si baseranno sul sapere e sul saper fare nell’ambito della cucina quotidiana tradizionale. Il progetto si svolgerà prevalentemente nella cucina e nella sala del ristorante Napeè. Questi gli obiettivi specifici: acquisire consapevolezza nel fare la spesa, acquisire consapevolezza della nostra tradizione culinaria, acquisire le capacità di preparare alcuni cibi, acquisire la capacità nel preparare e servire la tavola. Al progetto parteciperanno se ragazzi con la sindrome e si concluderà con la cena preparata e servita da loro stessi.
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