Prima notte in cella, nel carcere dell’Ucciardone, per il deputato regionale del Pd siciliano, Gaspare Vitrano, 49 anni, finito in manette ieri pomeriggio, a Palermo, con l’accusa di concussione. Il parlamentare e’ stato fermato dalla polizia subito dopo avere intascato 10 mila euro da un imprenditore del settore delle energie alternative. Insieme a Vitrano e’ stato fermato anche l’ingegnere Pier Giorgio Ingrassia, 38 anni, indicato come il mediatore della tangente. Gli agenti hanno filmato la consegna del denaro, avvenuta nell’atrio degli uffici dell’azienda sanitaria provinciale 6 in via Giacomo Cusmano. L’operazione di polizia e’ scattata grazie alla denuncia dell’imprenditore, che non riusciva ad ottenere dei lavori per impianti di energia alternativa, a Roccamena e Francofonte, e si era dovuto scontrare con una serie di ostacoli burocratici. Ed intanto, mentre la Procura di Palermo ha chiesto stamane la convalida del fermo del parlamentare, nell’inchiesta e’ entrato il nome di un altro deputato regionale, che avrebbe avuto un ruolo nella vicenda. Gli investigatori sospettano che dietro l’episodio della tangente si nasconderebbe un consolidato sistema di corruzione nel settore delle energie alternative. Intanto, il deputato regionale e’ stato sospeso immediatamente dal Partito Democratico.
ARRESTO VITRANO: PM PALERMO CHIEDONO CONVALIDA FERMO DEPUTATO
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