Arrestato il titolare Blue Boats

Il titolare della Blue Boats di Termini Imerese, Roberto Grippi, è stato arrestato per una megatruffa all’Unione europea. Il cantiere, specializzato nella nautica di lusso, è stato sequestrato e i 150 operai sono finiti in cassa integrazione. Grippi, 50 anni, è stato arrestato con il cognato Salvatore Catalano di 52. Agli arresti domiciliari anche Stefano Feo, 42 anni, funzionario della filiale palermitana della Banca di Lodi. L’operazione è stata condotta dalla Guardia di Finanza di Palermo secondo la quale Grippi e Catalano, soci di altre quattro aziende oltre alla Blue Boats, avrebbero ottenuto finanziamenti dell’Ue gonfiando i costi con fatture false per 90 milioni di euro fornite da due società inglesi. Un meccanismo perverso lo ha definito il procuratore aggiunto Leonardo Agueci il quale ha detto che le indagini mirano anche a stabilire se dietro la truffa ci sia la regia della criminalità organizzata. Le cinque società di Grippi avrebbero incassato indebitamente almeno 30 milioni di euro: soldi, ha spiegato il generale Carlo Ricozzi, comandante della Guardia di finanza di Palermo, che avrebbero potuto finanziare imprese che hanno scelto la strada della legalità. Oltre agli arresti sono scattati altri provvedimenti cautelari come il sequestro preventivo di beni immobili e di quote societarie per oltre 18 milioni tra la Sicilia e la Lombardia. Le indagini, protratte per oltre 2 anni, hanno rilevato una complessa indagine che ha interessato anche la provincia di Agrigento. È emerso un gruppo criminale, appoggiato dai colletti bianchi, che aveva messo in piedi un sistema per incassare finanziamenti nazionali e comunitari attraverso la legge 488 e il Por Sicilia 2000-2006. Gli investimenti erano finalizzati alla costruzione di stabilimenti industriali a Termini Imerese, Vicari e Cammarata nei settori della nautica da diporto e charter nautico (a Termini con la Blue Boats), lavorazione del legno (a Cammarata) e la fabbricazione di apparecchiature per il controllo dei processi industriali. L’impatto dei finanziamenti sul territorio siciliano prevedeva la creazione di 800 posti di lavoro.

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