ANPI: Celebrazione Giorno della Memoria 2022

Comunicato Stampa

Il giorno 27 gennaio del 1945  i carri armati  russi  sfondavano le porte del campo di concentramento di Aushwitz   e la  piu’ grande  tragedia del 900, quella dell’olocausto del popolo ebreo insieme allo sterminio delle minoranze room  e  agli assassinii di migliaia di oppositori democratici  e di omossessuali, si svelava  nelle sua terribile  verità.

La escalation della persecuzione , dall’inizio degli anni 30 fino al 1945, tanto in Germania che in Italia , aveva prodotto  la immane bestialità della tortura e della condanna a morte di sessanta  milioni di innocenti  attraverso un percorso di  discriminazione , arresti, deportazione e sterminio.

Successivamente  la degenerazione  più sconvolgente che l’umanità ereditava dal nazifascismo è stata individuata   in quell’incomprensibile  fenomeno  con il quale  due  nazioni  , quella italiana e quella tedesca , si sono consegnate alla barbarie e alla violenza , fino  a organizzare minuziosamente  la produzione della morte, come avviene  in una fabbrica per  ciò che essa produce . 

Il pericolo di un mondo totalmente razionalizzato  aveva svelato definitamente la sua forza distruttiva .

Le persone sopravvissute ai campi di concentramento e al dolore delle torture cui sono state sottoposte , dopo la guerra  per molti anni  non hanno potuto, nella maggior  parte dei casi , raccontare  quello che avevano vissuto . Una comprensibile reazione di autodifesa li allontanava psicologicamente  da quell’esperienza  fino al punto  di cercarne  un inconsapevole obblio.

Oggi  il tempo trascorso ci  consente ogni anno di celebrare la  memoria del 27 gennaio del 1945  e di promuovere ogni anno in tutto il mondo  una mobilitazione planetaria   alla scopo di non dimenticare  il passato perché un popolo che non ricorda il suo passato , per quanto amara e sconvolgente possa  essere la sua  memoria , è destinato a ripeterlo e perché, come ci ha ammonito Primo  Levi, così come è successo può ancora succedere.

La sezione  ANPI di Termini  Imerese , come avvenuto ogni anno , ha promosso una serie di iniziative  per  la celebrazione della giornata della memoria  e ha anche  partecipato con spirito unitario  anche a manifestazioni che altre associazioni ed Istituzioni  hanno organizzato separatamente .  Imprimere, però, anche a una tale ricorrenza   un’impronta di marcato individualismo  , personalismo , primogenitura,  costituisce  un errore molto grave  che la nostra associazione tenterà di superare da qualsiasi parte esso provenga  .

La sezione  dell’ANPI di Termini Imerese ritiene infatti che sia necessario un respiro più ampio e programmatico  per affrontare il tema del razzismo e del fascismo .

Purtroppo nella giornata di ieri  ,  non solo a Termini Imerese ma in generale, i pericoli attuali dei rigurgiti neo  fascisti  non sono stati abbastanza sottolineati .

Il recente attacco di violenza squadrista contro La CGIL  , il tentativo aperto di ricostituire associazioni fasciste ,gli atteggiamenti  razzisti contro il sud del mondo ed il fenomeno migratorio , la politica reazionaria e fascista di molti stati del mondo, le aggressioni squadriste quasi all’ordine del giorno contro nostre sezioni e militanti, evidenziano, oggi più che nel passato,  temi che non possono essere sottovalutati . La sezione ANPI di Termini Imerese   ritiene pertanto di proporre a tutte le forze democratiche che realmente vogliono impegnarsi in attività  di contrasto al razzismo e al fascismo  , la realizzazione di un programma  di iniziative comuni che sia costituito non dalle semplici e ricorrenti celebrazioni  ma da un impegno radicato nelle  scuole  e nella società, come  nel controllo delle degenerazioni  neo fasciste  a qualsiasi  livello verificatesi  che  l’ANPI  combatte   con forza  , così come è avvenuto contro  la recente  posizione fascista, espressa con l’avallo  vergognoso del Consiglio Comunale di Termini Imerese ,relativamente alla lapide dei nostri concittadini  partigiani e internati militari . La richiesta fascista do spostare quella lapide costituisce un grave oltraggio alla resistenza , ai nostri concittadini partigiani ed internati e alle loro famiglie.

Grazie alla Nostra Sezione  e alla stampa nazionale questa richiesta, per ora,n e’ bloccata ma se essa dovesse continuare ad avere il ben che’ minimo sviluppo determinerebbe perfino una contraddizione di inaudita’gravita’ tra la sua stessa formulazione ed una Istituzione che esprime  alla Presidenza  ANCI  Nazionale  Il ‘proprio  sindaco.    Comitato Direttivo Sezione ANPI.

0
HeartHeart
0
HahaHaha
0
LoveLove
0
WowWow
0
YayYay
0
SadSad
0
PoopPoop
0
AngryAngry
Voted Thanks!

Commenti

commenti