Ancora Fiat!

Prende altre forme la protesta degli operai dello stabilimento termitano. I dipendenti della Delivery E-mail, azienda dell’indotto che si occupa della movimentazione e della pulizia dei cassoni con gli scarti metallici della produzione, stanno passando le notti all’addiaccio. Uno dei manifestanti, Michele Balsamo, 44 anni e due figli, è stato colto da malore ed è svenuto. I compagni lo hanno soccorso e aiutato a scendere a terra. Malgrado tutto, il gruppo è deciso ad andare avanti.
I 18 operi dell’azienda saranno licenziati dal primo di febbraio e stanno protestando sul tetto di un capannone, a 20 metri di altezza. Il licenziamento è stato deciso in seguito al mancato rinnovo del contratto di servizio con il Lingotto. È il primo evidente segnale della volontà della casa automobilistica di procedere al ridimensionamento dello stabilimento di Termini che non produrrà più auto a partire dal 2012. Durante la notte la temperatura sfiora zero gradi. Con la mediazione della Prefettura i sindacati stanno cercando di avviare una trattativa con la Fiat e stanno anche cercando di convincere gli operai a scendere dal tetto. Noi abbiamo intervistato le sigle sindacali, i familiari degli operai e gli stessi lavoratori in protesta, raggiunti telefonicamente.

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