Nelle settimane scorse il territorio interessato dall’attraversamento del fiume Torto si è allagato a causa dell’esondazione del corso d’acqua.
E’ stato prontamente disposto l’intervento del Gruppo Comunale di Volontari di Protezione Civile guidato dal geom. Aldo Neglia che ha effettuato gli opportuni sopralluoghi per accertare quanto verificatosi.
In prossimità della stazione ferroviaria di Fiumetorto un gruppo di abitazioni stabili risultavano allagate e pertanto i tre edifici di civile abitazione sono stati dichiarati temporaneamente inagibili e le dieci persone, residenti nelle abitazioni, sono state temporaneamente evacuate ed, autonomamente, hanno trovato ospitalità presso parenti e/o conoscenti. Dopo qualche giorno, per ragioni diverse, seppur con grandi disagi, sono tornarti nelle loro case.
Il Gruppo Comunale di Volontariato di Protezione Civile, nei giorni successivi, ha collaborato in maniera determinante allo sgombero delle abitazioni interessate dal fango al fine di consentire il rientro delle famiglie evacuate.
Nel contempo, altra associazione di Volontariato (Magna Vis ONLUS), tempestivamente attivata dal Dipartimento Regionale di Protezione Civile, interveniva sul posto con n.2 idrovore al fine di aspirare l’acqua che interessava il sottopasso FF.SS. per ripristinare i collegamenti con la zona interessata dall’evento.
I danni complessivi sono di difficile valutazione considerato che, per lo più, derivano dall’allagamento di terreni per un’estensione non inferiore a ha 20 e delle colture e dalla conseguente perdita dei raccolti.
Il transito nel sottopasso nelle settimane a seguire è rimasto impedito a causa di un notevole spessore di fango residuo sulla carreggiata che è stato rimosso soltanto nei giorni scorsi.
E’ stato accertato che la causa dell’esondazione è da imputare al pessimo stato manutentivo dell’asta fluviale ricadente in ambito ASI e, cioè, il tratto di alveo compreso tra il ponte in ferro della ferrovia PA-ME e la foce del fiume stesso.
Gli intasamenti hanno fatto rialzare in maniera artificiosa il livello del fiume che ha trovato facile sfogo nelle due brecce esistenti nelle sponde di destra e sinistra del fiume in prossimità del ponte ferroviario. Tali brecce della lunghezza di mt. 40 circa quella di sinistra e mt. 5 circa quella di destra sono state causate dalla mancanza dell’argine superiore di circa mt. 2.00 di altezza che nei restanti tratti del fiume è realizzato con gabbionate di pietra.
La situazione attuale, sulla sponda destra del fiume, seppur rientrata dal punto di vista emergenziale, è sottoposta ancora – secondo il Sindaco Burrafato – ad un notevole pericolo per la pubblica incolumità in conseguenza della mancanza di tratti dell’argine superiore del fiume Torto nonostante il Comune di Termini Imerese, in via d’urgenza, abbia già provveduto alla realizzazione di un piccolo tratto per evitare il riversarsi di acqua nell’ambito già interessato dall’evento descritto.
Poiché questa evenienza potrebbe essere causa di notevoli ed immaginabili pericoli per la pubblica incolumità con l’aggravante che gli edifici risultati allagati sono stabilmente abitati, il Sindaco, Totò Burrafato, nei giorni scorsi con più incontri, si è fatto carico di richiedere uno specifico intervento sia alla Protezione Civile Regionale, sia da parte dell’Assessorato regionale Territorio e Ambiente.
Quest’area – secondo il Sindaco Burrafato – svolge un ruolo di cerniera importante tra la zona industriale e l’area retrostante che necessita di opere importanti sia sull’alveo del fiume, sia sul sottopasso a garanzia dei tanti agricoltori che coltivano terreni nelle adiacenze e che, purtroppo, in queste settimane sono stati particolarmente svantaggiati.