Allarme bollette: i Comuni rischiano il deficit e spengono le luci della città

A causa dell’aumento del prezzo dell’energia 4,7 milioni di italiani hanno saltato il pagamento di una o più bollette luce e gas negli ultimi 9 mesi. Un numero destinato ad aumentare se i prezzi continueranno a crescere. Il dato emerge dall’indagine commissionata da Facile.it agli istituti mUp Research e Norstat, secondo la quale ci sono infatti 3,3 milioni di italiani che hanno dichiarato che, in caso di ulteriori rincari, potrebbero trovarsi nell’impossibilità di far fronte alle prossime bollette energetiche.

Intanto, con il caro energia alle stelle, non solo le famiglie ma anche i Comuni intraprendono azioni di austerity per contrastare il caro bollette. Sono già pronti a osservare il Piano Cingolani, redatto dal Ministero della Transizione energetica, per la riduzione del consumo di gas, con il posticipo dell’accensione dei termosifoni, la riduzione delle ore di riscaldamento, la temperatura interna portata a 19°C, tra le altre misure. Ora si preparano a tagliare ancora, con la riduzione del tempo giornaliero di illuminazione pubblica, l’abbassamento delle temperature negli edifici comunali, lo smart working per i dipendenti, la richiesta di prestare maggiore attenzione allo spegnimento di computer e luci.

Alessandro Canelli, sindaco di Novara e delegato dell’Associazione nazionale comuni italiani (Anci) per la finanza locale: faremo un Natale più in austerity rispetto al passato», racconta. Non saranno tuttavia queste misure, da sole, a risolvere le conseguenze della crisi energetica sui conti degli enti locali. Gli 8mila comuni italiani spendevano 1,6 miliardi di euro per l’energia. Con tutte le differenze del caso – visto che ciascuno ha diverse dimensioni, locazioni geografiche, modalità di fornitura e servizi gestiti – noi stimiamo che ci possa essere un raddoppio per il 2022: una spesa di 1,7-1,8 miliardi in più. E consideriamo che i rincari continueranno anche nel 2023. Il governo ha già erogato in tre tranche 820milioni di euro. Qualcuno è riuscito con l’avanzo di amministrazione a coprire questi costi. Altri non ce l’hanno fatta. Chiediamo al governo di rimpolpare i ristori per i rincari energetici

La richiesta è di 1 miliardo di euro: «Abbiamo bisogno di 200milioni nel Dl Aiuti quater. Il resto lo chiederemo nella la legge di bilancio per un fondo che a consuntivo, visto che non sappiamo l’ammontare finale delle bollette, permetta ai comuni di non andare in default e di continuare a riscaldare le scuole senza dover fermare i tram, diminuire i servizi, chiudere teatri e musei», continua Canelli, che sottolinea: «Faremo queste richieste nell’ambito di quelle che Anci presenta di solito per la legge di bilancio. Inoltre domanderemo, per chi ne ha la possibilità, di usare i residui dei fondi Covid, gli avanzi liberi, e di usare le entrate derivate da oneri di urbanizzazione o dalle multe, entrambe al momento vincolate. Per usare tutti gli strumenti, anche normativi, e aiutare i comuni a svolgere le loro funzioni. Siamo per questo in attesa che si insedi il nuovo governo».

La soluzione più draconiana l’ha immaginata Ozzano: tutto spento dalle 24 fino alle 6 di mattina. Al buio per colpa delle bollette impazzite. «Per l’illuminazione spendevamo circa 200 mila euro. Se si manterranno i costi attuali, quest’anno supereremo il milione. Non avevamo altra soluzione», dice il sindaco, Luca Lelli. La luce di notte resterà solo al parcheggio della stazione e sulle strisce pedonali. Per il resto tutti al buio. «Abbiamo informato le forze dell’ordine che saranno ancora più impegnate», aggiunge il primo cittadino di Ozzano.

Ma c’è anche chi si spinge oltre, guardando al Natale, come il primo cittadino di Bagheria, Filippo Maria Tripoli, che rispetto ai 200 mila euro del 2021 quest’anno dovrà tener testa a una spesa finale in bolletta di 2,5 milioni “una cifra che tarpa le ali e che non può non avere conseguenze sull’organizzazione delle prossime festività: siamo in mare, e se da una parte, per motivi di sicurezza, non devo toccare l’illuminazione stradale, dall’altra posso sempre evitare le luminarie natalizie una scelta che sto valutando. a malincuore. Se cosi sarà, sono ceno che le famiglie capiranno: Il caro energia sta tartassando pure loro“.

Il sindaco di Termini Irnerese. Maria Terranova l’illuminazione pubblica invece l’ha già ridotta da una decina di giorni.di un terzo nel centro storico e nelle arterie urbane. e di due terzi nell’area extraurbana”. Il tutto, assicura, “dopo aver svolto un’attenta manutenzione dei lampioni, in modo da evitare problemi di sicurezza. Abbiamo anche anticipato di un’ora e mezza lo spegnimento delle luci rispetto all’alba, ricevendo migliaia di dimostranze dai cittadini Ma tant’è la scelta era obbligata. dopo la bolletta che abbiamo ricevuto ad agosto, pari a 99mila euro rispetto alle 21 mila dello scorso anno“. E per il Natale? Si vedrà anche se, “con ogni probabilità taglieremo le luminarie, utilizzando ngarosamente festoni a Led e insultando in Piazza Duomo un albero ecologico, forse in cane pesta evitando la super illuminazione. Senza pero azzannare lo spirito natalizio. e senza lasciare al buio le strade dello shopping, perché i nostri commercianti, a causa del caro bollette, sono già in gran sofferenza“.

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