Alla XV “Vie dei Tesori” 16 città e borghi di Sicilia: esordio di Termini Imerese “per rinascere nella bellezza”

Le Vie dei Tesori è la sfida di un gruppo di giornalisti e operatori culturali di Palermo convinti che siano le persone a cambiare le città. E decisi a valorizzare il patrimonio materiale e immateriale del Paese mettendo a rete le sue migliori risorse. Una scommessa dal basso partita nel 2006 a Palermo, che progressivamente si è estesa a tutta la Sicilia. Le Vie dei Tesori crede nelle infinite potenzialità di un Sud produttivo, operoso, creativo, affrancato dall’assistenzialismo. Crede nell’alleanza tra pubblico e privato. Crede nella necessità di fare rete. Propone ai cittadini un’alleanza nel segno della cultura, della conoscenza, della riappropriazione degli spazi. E di contro, offre ai turisti la possibilità di visitare città aperte, raccontate, dense di nuove prospettive, di nuovi spunti di dialogo, di nuove forme di accoglienza. Un impegno civile, prima ancora che culturale.

Le Vie dei Tesori è un grande Festival nato a Palermo nel 2006 che trasforma le città in grandi musei diffusi, aprendo contestualmente tesori in parte di solito chiusi, visitabili con un coupon unico. Un modello basato su una logica partecipativa, condivisa e responsabile, che costruisce una comunità accogliente e che si realizza attraverso una rete virtuosa pubblico-privato. Il Festival mette a rete oltre trecento tra istituzioni, enti, associazioni, cooperative. Ad affiancare gli esperti nelle visite guidate, ci sono studenti universitari e liceali in alternanza scuola-lavoro.

La chiave del Festival è quella di raccontare la cultura, l’arte e la storia a interlocutori di target culturale e sociale trasversale, pur nel rigore scientifico dei contenuti, diffondendo “in strada” curiosità intellettuale e sete di conoscenza.

Per i cittadini un percorso di appropriazione e di identificazione su basi nuove: gli spazi della cultura diventano spazi di riferimento, di nuova aggregazione, di interconnessione. Per visitatori e turisti un’occasione unica di conoscere una città aperta in tutti i sensi, dalle dimore degli aristocratici ai luoghi multietnici: un itinerario turistico-culturale che si nutre dello spessore dei luoghi, degli echi letterari e storici, degli incontri e delle performance teatrali a tema che vi si sviluppano dentro, della vocazione a uno storytelling che può trasformare anche un rudere in un luogo imperdibile.

Il Festival Le Vie dei Tesori è la sola occasione di scoprire la Sicilia con uno strumento unico e smart! La cultura e la bellezza appartengono a tutti e fanno stare bene. La XV edizione si svolgerà in sedici città e borghi di tutta l’Isola, negli 8 weekend compresi tra l’ 11 settembre e il 31 ottobre 2021. Si parte l’ 11 settembre con 9 città, per tre weekend, fino al 26 settembre: Agrigento, Bagheria, Caltagirone, Caltanissetta, Enna, Marsala, Mazara, Termini Imerese, Trapani. Il 1 ottobre il testimone passa a Palermo, Catania, Cefalù, Erice, Ragusa, Scicli e Sciacca che diventeranno grandi musei diffusi, visitabili con un unico coupon. Terrazze, giardini, cupole, musei, chiese, palazzi storici – in gran parte visitabili per l’occasione – saranno aperti e raccontati nel rispetto della sicurezza, ma con tanta voglia di ritrovarsi.
Per rinascere nella bellezza.

Le Vie dei Tesori è uno dei più grandi festival italiani dedicati alla scoperta del patrimonio delle città. Una grande occasione di riappropriazione dei luoghi da parte dei cittadini e una straordinaria opportunità per i turisti. Oltre quattrocentocinquanta tesori visitabili con un sistema digitale e smart. Palazzi nobiliari, terrazze segrete, monasteri, chiese e cripte, giardini, musei scientifici: luoghi in gran parte di solito chiusi o non raccontati. Nel 2021 si svolgerà in sedici tra capoluoghi e città d’arte della Sicilia.

Diodoro Siculo la vuole fondata dai cartaginesi, Cicerone la lega ai pochi superstiti di Imera distrutta: fatto sta che Termini Imerese è sempre stata legata alle sue terme – il mito vuole che il primo “cliente” sia stato proprio Eracle di ritorno da una delle sue “fatiche” – e al suo porto. Per tutto il medioevo è stata uno dei centri più importanti per il trasporto del grano, e si è sviluppata orizzontalmente, attorno al suo centro originario che è una vera sorpresa, a partire dalla strepitosa “cammarapicta” del suo Palazzo comunale, l’unico esempio in Sicilia di ciclo pittorico unitario a soggetto profano. Un capolavoro dovuto a una committenza laica, quella dei mercanti. Al suo debutto nelle Vie dei Tesori – tre weekend, dall’ 11 al 26 settembre – Termini Imerese si racconterà attraverso le sue innumerevoli chiese, i palazzi, i reperti preistorici, gli scavi dell’antica Himera, il carnevale variopinto, i luoghi del suo passato di floridi commerci marittimi.

Il Sindaco su Facebook così commenta: “Sono entusiasta. Per la prima volta Termini Imerese entra a far parte del circuito mozzafiato de “Le Vie dei Tesori”, il Festival nazionale che, ogni anno, racconta e mette in rete bellezza, cultura e storia della Sicilia e non solo. La conosciamo tutti questa manifestazione, probabilmente moltissimi di voi hanno goduto dei suoi eventi straordinari, visitando le grandi città interessate. Stamattina ho avuto l’onore di partecipare all’incontro della Borsa Internazionale del Turismo durante il quale è stata, appunto, annunciata anche la nostra partecipazione che desta particolare interesse. Ai tanti visitatori offriremo un racconto della nostra storia: Termini Imerese Civitas Splendidissima, culla di cultura, arte e storia: un elogio alle nostre tradizioni.

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